A Reggio il Progetto Scuola della Camera Penale G. Sardiello

L’iniziativa, intitolata “Un percorso di legalità attraverso i principi costituzionali”, coinvolge nove istituti scolastici di grado superiore del territorio cittadino e metropolitano, offrendo agli studenti un’esperienza unica di educazione alla legalità

progetto scuole

Anche per l’anno scolastico 2024-2025 torna il Progetto Scuola della Camera Penale G. Sardiello di Reggio Calabria. L’iniziativa, intitolata “Un percorso di legalità attraverso i principi costituzionali”, coinvolge nove istituti scolastici di grado superiore del territorio cittadino e metropolitano, offrendo agli studenti un’esperienza unica di educazione alla legalità.

Curato dalla Camera Penale di Reggio Calabria e guidato dall’avv. Francesco Siclari, presidente della Camera Penale, il progetto si ispira all’iniziativa nazionale promossa dall’Unione delle Camere Penali Italiane in collaborazione con il MIUR, adattandola alle specificità locali. Tra gli istituti aderenti vi sono importanti licei cittadini, come il Liceo Scientifico A. Volta e il Liceo Classico Campanella, e scuole superiori dell’area metropolitana, come l’Istituto Euclide di Bova Marina e il Nostro Repaci di Villa San Giovanni.


Gli obiettivi del progetto

L’iniziativa mira a offrire agli studenti un’educazione pratica e approfondita sui principi cardine della Costituzione italiana legati alla giustizia penale. Gli avvocati penalisti della Camera Penale affrontano temi come:

  • Principio di legalità (art. 25 Cost.),
  • Non colpevolezza (art. 27 Cost.),
  • Giusto processo (art. 111 Cost.),
  • Funzione della pena (art. 13 Cost.),
  • Diritto di difesa (art. 24 Cost.).

Inoltre, sono previsti approfondimenti su problematiche vicine alla realtà giovanile, come la violenza minorile, il cyberbullismo, il bullismo, il revenge porn e i maltrattamenti in famiglia.


Coinvolgimento diretto: simulazioni processuali e momenti teatrali

Un aspetto distintivo del progetto è la simulazione di un processo penale. Sotto la guida dell’avv. Caterina Suraci, responsabile del Progetto Scuola, gli studenti assumono i ruoli di magistrato, pubblico ministero, difensore e altre parti processuali. Questo approccio interattivo permette loro di comprendere in modo diretto e pratico le dinamiche di un processo penale.

Quest’anno, inoltre, l’offerta formativa si arricchirà con un momento teatrale. Alcuni studenti rappresenteranno brani tratti dalle Eumenidi di Eschilo, per esplorare le origini dell’idea di giustizia e del giusto processo, confrontandola con il superamento del concetto di vendetta.


Le parole dell’avv. Caterina Suraci

L’avv. Suraci ha sottolineato il valore educativo dell’iniziativa:

“Vogliamo guidare i giovani attraverso un percorso che li avvicini ai principi della nostra Costituzione, facendogli vivere in prima persona la realtà del sistema giustizia. Attraverso esempi concreti e casi vicini alla loro quotidianità, desideriamo fornire loro una visione corretta e non distorta del mondo della giustizia, lontana dal clamore mediatico. La simulazione del processo penale, così come il momento teatrale, rappresentano strumenti formativi che stimolano il pensiero critico e l’empatia.”

Ha aggiunto inoltre:

“Il nostro obiettivo è esaltare la funzione rieducativa della pena e il ruolo dell’avvocato difensore come baluardo dei diritti fondamentali, mostrando il valore sociale insito nel nostro mestiere.”


La conclusione del progetto

Il progetto si concluderà con un’esperienza unica: gli studenti parteciperanno a una vera giornata di udienza, assistendo alla celebrazione di processi penali presso i singoli Magistrati Monocratici. Questo evento rappresenterà la sintesi pratica di un percorso educativo che unisce teoria e pratica, educando i giovani al valore della legalità e della giustizia.