Reggio, presentato il Progetto RSC per l’inclusione sociale e la lotta alla dispersione scolastica

120 bambini e le loro famiglie al centro del Progetto RSC (Rom, Sinti, Camminanti), Nucera: "Una strategia concreta per garantire istruzione e inclusione ai bambini più vulnerabili"

Progetto RSC

Si è svolta mercoledì 12 marzo, al Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, la conferenza-stampa di presentazione del Progetto RSC (Rom, Sinti, Camminanti) incentrato su inclusione sociale e   lotta alla dispersione scolastica.

Il progetto, finanziato nell’ambito del Programma Nazionale Inclusione e Lotta alla Povertà 2021-2027 con un importo di €1.412.50.25, nasce dall’esperienza decennale  presso l’Istituto degli Innocenti (I.C. “Radice-Alighieri”) di Arghillà ed estende ora il suo raggio d’azione anche alla zona di Modena-Ciccarello (Istituto Comprensivo Telesio-Montalbetti); area cittadina in cui risiede un nucleo significativo di famiglie della comunità Rom.

Al tavolo dei relatori, oltre all’assessora alle politiche sociali Lucia Anita Nucera, erano presenti:

Paolo Cicciù(Coordinatore del progetto), Maria Grazia Marcianò (funzionaria del Comune di Reggio e responsabile dell’area minori nonchè rup del progetto), Angela Cipolla ( funzionaria del Comune di Reggio Settore Pubblica Istruzione) Antonio Adorlino (Tutor del progetto esperto in contrasto alla dispersione scolastica), la Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Radice-Alighieri Simona Sapone Graziella Vacalebre dell’Istituto Comprensivo “Telesio-Montalbetti” .

Presenti anche le referenti dei poli sociali territoriali di Modena ed Arghillà (Laura Foti e Letizia Silicato), ed Antonia Chirico per il Servizio Minori.

Coinvolti nel Progetto anche i referenti di ASP, USP e USSM, quali componenti del tavolo locale di progetto.

Un modello di inclusione basato su territorio e famiglia

Il Progetto RSC prevede una serie di interventi mirati nei due poli di riferimento:

  •  Polo 1 – Arghillà
  •  Polo 3 – Modena-Ciccarello

Saranno 120 i bambini interessati dal progetto, con le loro relative famiglie, e saranno seguiti in un percorso che punta all’inclusione scolastica con un focus particolare e specifico sulla genitorialità; per un lavoro sistemico che unisca scuola, famiglie e territorio.

Le attività si svolgeranno direttamente nelle scuole con il coinvolgimento dei referenti scolastici e del personale delle politiche sociali, che avrà un ruolo centrale nell’accompagnare le famiglie.

L’Assessora al Welfare del Comune di Reggio Calabria, Lucia Nucera, ha sottolineato l’importanza dell’approccio strategico di questo intervento:

 “Il progetto Rom, Sinti e Camminanti – ha dichiarato-è attivo in città già da diversi anni ed ha rappresentato un percorso fondamentale per l’inclusione sociale; soprattutto attraverso le attività realizzate con l’Istituto degli Innocenti (Radice-Alighieri)ad Arghillà. Oggi, grazie a un nuovo e più ampio finanziamento, possiamo estendere il nostro intervento anche alla zona di Modena-Ciccarello, dove risiede un nucleo importante della comunità Rom”.

 “Il nostro obiettivo – ha proseguito l’assessora- non è solo quello di favorire l’inserimento scolastico dei minorima anche, soprattutto, di rafforzare il ruolo delle famiglie. La genitorialità è infatti un aspetto centrale del progetto: lavoreremo direttamente con i genitori, gli insegnanti e gli operatori sociali per creare una rete di supporto che renda l’inclusione più efficace e duratura”.

Un tavolo tecnico per una strategia condivisa

Un tutor dedicato (Antonio Adorlino) seguirà il percorso e coordinerà i lavori del tavolo tecnico; già attivo grazie a una serie di incontri preliminari. L’obiettivo è quello di costruire una rete di supporto per ridurre ulteriormente la dispersione scolastica; fenomeno che, negli ultimi anni, è già stato significativamente contrastato a Reggio Calabria grazie a servizi come l’assistenza domiciliare.

“Negli anni – ha dichiarato ancora Lucia Nucera- abbiamo già ottenuto importanti risultati nel contrasto alla dispersione scolastica grazie a servizi strutturati come l’assistenza domiciliare con supporto diretto alle famiglie; aspetto caratterizzante che ormai fa parte della nostra strategia di welfare. Questo progetto rappresenta una risposta concreta alle esigenze del territorio e ai bisogni educativi delle fasce più vulnerabili della popolazione.”

Un impegno concreto fino al 2027

Il Progetto RSC, che avrà una durata fino al 31 ottobre 2027, rappresenta una risposta reale e strutturata alle esigenze del territorio, puntando a rafforzare l’inclusione, la partecipazione e il diritto all’istruzione per tutti.

Inclusione che questo intervento sistemico e strategico vuole divenga non solo una parola ma un impegno fattivo e quotidiano.

Leggi anche

Durante la conferenza è stato ricordato che il Settore Welfare Comune di Reggio, nell’ambito della misura ministeriale “DesTEENazione -desideri in azioni”, è stato beneficiario anche di un altro importante finanziamento (con un importo di 2.983.567,39 euro) per il progetto “Tessere reti per il Futuro: intrecci, nodi e legami” finalizzato al contrasto della vulnerabilità sociale ed educativa attraverso azioni concrete di prevenzione e supporto.

logo community