Processo alla maestra di Palizzi accusata di aver picchiato i propri alunni
I legali delle parti civili: "Confidiamo venga presto fatta giustizia verso le piccole incolpevoli vittime e le loro famiglie"
28 Ottobre 2023 - 10:02 | comunicato
“Si è conclusa il 26 ottobre 2023 l’escussione dei testi delle parti civili in difesa degli alunni, che da quanto è apparso dalle indagini, furono maltrattati, umiliati e subirono percosse dalla loro “ maestra””.
Lo scrivono i legali delle parti civili in una nota.
“All’udienza tenutasi ieri davanti al Tribunale di Locri, Dott. LICO, sono emersi importanti elementi che hanno cristallizzato il trauma subito dai piccoli bambini e conseguenzialmente dalle loro famiglie.
È emerso un forte disagio dei genitori che, con grande scrupolo e attenzione, si accorsero del cambiamento dei loro figli, nei quali giorno dopo giorno crescevano paura e disagio, con ripercussioni anche fisiche, quali la visibile perdita di peso. Fu proprio questa attenzione che li portò a comprendere che qualcosa non andava, e alla conseguenziale e tempestiva richiesta di intervento della Procura della Repubblica.
Le indagini meticolose e impeccabili, rivelarono un quadro drammatico, ora confermato dalle testimonianze dei testi sinora escussi.
Gli Avvocati delle parti civili Maria Domenica Vazzana e Adele Pedà hanno terminato la loro fase istruttoria, il processo è stato rinviato al 30 novembre, data fissata per l’esame imputata. La maestra, che ancora non ha confermato la sua presenza, avrà tempo fino a quella data per decidere se rendere l’esame e sottoporsi anche al controesame delle parti civili, che da anni attendono un confronto e delle risposte dalla persona imputata di maltrattamenti verso i loro figli.
Gli avvocati Maria Domenica Vazzana e Adele Pedà ritengono che le prove fin qui emerse siano granitiche, e confidano che presto sia fatta giustizia verso queste piccole incolpevoli vittime, e che le famiglie coinvolte possono dimenticare questa triste storia. Nessun tipo di violenza o comportamento antigiuridico può essere tollerato in contesti educativi. La scuola è il primo approccio con la società, ed ogni suo componente deve incarnare i valori più profondi del vivere civile e democratico, quali cultura, umanità, educazione e rispetto dell’altro. La violenza, sotto ogni sua forma, non può trovare alcuno spazio o giustificazione all’interno di alcun ambiente, a maggior ragione trattasi di ambiente educativo quale scuola primaria”.