Giudizio Leonia e imputati assolti, la nota dei legali: ‘Una tormentata vicenda giudiziaria’

Le parole degli otto avvocati del collegio difensivo in una nota dopo l'importante risultato raggiunto

Leonia

Il processo “Leonia” è nato da un’inchiesta che, nel 2012, aveva portato all’arresto di Giovanni Fontana e dei suoi quattro figli. Per loro la Suprema Corte ha annullato senza rinvio la sentenza di secondo grado emessa nel luglio 2019 quando Giovanni Fontana era stato condannato a 23 anni e 6 mesi di detenzione per associazione a delinquere di stampo mafioso.

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Di seguito la nota congiunta del collegio di difesa dei Fontana, composto dagli avvocati Morcella, Calabrese, Carbone, Poggio, Morabito, Gurnari, Vannetiello e Reppucci, che esprime la propria soddisfazione per l’esito del ‘giudizio Leonia’.

“La perentorietà dell’assoluzione dei Fontana disposta dalla Suprema Corte, con sentenza di annullamento senza rinvio, basata sulla formula del perchè ‘il fatto non sussiste’ rispetto al reato associativo, non ha bisogno di alcun commento.

Il medesimo collegio tiene nell’un tempo a precisare che il fisiologico epilogo della tormentata vicenda giudiziaria, innaturalmente messo in dubbio nelle fasi di merito, è frutto di una attività difensiva, improntata al confronto tecnico con la accusa, ma sempre all’interno del processo ed in nessun momento al suo esterno.

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Con serena ferma pacatezza, deve però essere rimarcato che l’accaduto non può non obbligare ad una profonda critica riflessione da parte di chicchessia.

Da ultimo, lo stesso collegio difensivo esprime pubblicamente la sua soddisfazione per avere contribuito al riaccredito sociale ed imprenditoriale, di tutti gli imputati, e segnatamente dei giovani Fontana, che nella decennale evoluzione del processo, da un lato, hanno dovuto subire 6 o 9 anni di ingiusta carcerazione preventiva e che, dall’altro, in contemporanea, ristretti e dunque lontani dai loro cari, hanno visto morire le proprie aziende”.

 

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