Presidio ASP a Pellaro, la lettera aperta del PD locale al presidente della Giunta Regionale

La struttura per inagibilità dei locali è stata chiusa da circa un triennio


Quella che segue è la lettera aperta a firma di Paolo Scudo, segretario del Circolo PD di Pellaro, inviata al Presidente della Giunta Regionale sulla chiusura della struttura ASP del piccolo centro nel reggino.

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Ill.mo Signor Presidente della Giunta Regionale della Calabria, le scrivo da cittadino e da segretario del Circolo PD di Pellaro, e mi rivolgo a Lei come primo garante dei diritti dei Cittadini di tutta la Regione e mi permetto di richiamare la Sua attenzione su quanto le sto per esporre.

Pellaro è un quartiere con una popolazione residente intorno ai 15000 abitanti a circa 10 Km a sud di Reggio Cal.

  • Da decenni era operante una struttura ASP che oltre alle pratiche burocratiche, garantiva un servizio di medicina specialistica ambulatoriale con almeno 15 specialità;
  • La suddetta struttura, per “ inagibilità “dei locali è stata “temporaneamente” chiusa da circa un triennio;
  • A nulla è valso l’ impegno di sindacati, associazioni di volontariato, nostro come partito, siamo riusciti ad ottenere un incontro con la d.ssa Di Furia circa un anno fa’ in cui abbiamo potuto prendere atto della sua “personale cortesia” ( cit. ) e nient’altro;
  • Abbiamo cercato il sostegno del Sindaco di Reggio e di consiglieri regionali, cui ha fatto seguito una richiesta del Sindaco stesso alla D.ssa Di Furia per un incontro sul problema, documentata per altro con Pec ed un incontro della stessa, di cui abbiamo notizie informali, con un consigliere regionale che sul problema dovrebbe avere interloquito anche con la S.V;
  • Da qualche giorno sulla stampa leggiamo la notizia della probabile chiusura della struttura ambulatoriale di Gallico, popoloso quartiere alla periferia nord di Reggio.

Questi i fatti. Mi permetta qualche breve considerazione:

Da anni la “parola d’ordine”, soprattutto dopo il “Covid” è stata il potenziamento della sanità pubblica, ma ad osservare i fatti ed a leggere gli articoli di stampa, assistiamo ad una sanità privata pronta ad occupare gli spazi che la sanità pubblica colpevolmente lascia scoperti. Forse non sarebbe male ricordare prima di tutto a noi stessi che la “mission” del privato è il profitto, quella del pubblico è la garanzia di un servizio efficace per cui i cittadini versano il loro contributo.

Mi auguro che la sua “doppia veste” di Presidente della Giunta e di Commissario al piano di rientro”,determini una sua decisione di intervento a tutela dei diritti dei cittadini.