Il Premio Francesco Giurato giunto alla VII edizione, assegnato alla memoria dell'avvocato penalista Giuseppe Foti

Durante l'incontro sono state relazionate dagli illustri presenti le dinamiche della professione di avvocato penalista tra passato e presente

Si è tenuta venerdì 21 giugno nella splendida cornice della Sala Dei Lampadari I. Falcomatà di Palazzo San Giorgio la VII Edizione del Premio Francesco Giurato, organizzata dalla Scuola di Formazione Francesco Giurato e dalla Camera Penale di Reggio Calabria G. Sardiello.

In questa edizione il Premio, intitolato all’avvocato Giurato, insigne penalista che si è distinto nel panorama forense reggino per la sua raffinata ars oratoria, è stato conferito alla memoria dell’avvocato Giuseppe Foti, penalista reggino che ha saputo racchiudere in sé impareggiabili doti umane ed eccelse capacità di dialettica processuale.

L’incontro ha rappresentato un momento per ricordare l’uomo e la sua umiltà, omaggiandone la figura di raffinato penalista, indimenticabile maestro per molti avvocati presenti all’evento. L’incontro, cui hanno  partecipato  avvocati e magistrati, introdotto dall’avvocato Caterina Suraci, responsabile della Scuola di Formazione Giurato, si è aperto con  le parole di saluto del Consigliere Comunale, dott. Giuseppe Giordano in rappresentanza del Sindaco, quelli del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, avv. Rosario Maria Infantino. L’intervento   del Presidente della Camera Penale di Reggio Calabria, avv. Pasquale Foti, anch’egli allievo dell’avvocato Giuseppe Foti, è stato incentrato sul ricordo del suo maestro e sulla necessità di tramandare i suoi grandi insegnamenti alle generazioni future. Definito dall’avv. Suraci come “l’avvocato del fatto”, in quanto su di esso egli incentrava la sua capillare costruzione difensiva, l’avv. Giuseppe Foti è stato ricordato con affetto anche da uno tra i suoi più illustri allievi, l’avv. Umberto Abate, Vice Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria,  che ha moderato l’incontro dal titolo “L’avvocato penalista tra passato e presente.”

Il Premio ha rappresentato infatti anche  l’occasione per imbastire un vivace confronto tra Avvocatura e Magistratura sul ruolo del difensore nel processo penale alla luce dei mutamenti che il nostro sistema ha attraversato, con particolare riguardo al passaggio dal modello inquisitorio del vecchio codice a quello “tendenzialmente” accusatorio entrato in vigore nel 1989.

Sono intervenuti l’avvocato Armando Veneto, il dottore Roberto Lucisano, il prof. Avv. Nico D’Ascola e l’avv. Sandro Furfari, sotto la spinta moderatrice ed incalzante dell’avvocato Abate.

Al termine del costruttivo confronto, l’avv. Suraci nel consegnare il premio alla memoria ai figli dell’avvocato Foti, Danila e Fabio, ha letto la motivazione:

“All’avvocato Giuseppe Foti, indimenticabile Maestro del diritto penale, straordinario difensore dei diritti e della dignità di ogni individuo, la cui passione per la giustizia e la verità continuerà ad ispirare le future generazioni”.

 

Premio Avvocato Foti Danila Fabio