Il DG amaranto sulla gestione della Reggina di Mimmo Praticò e la cessione a Luca Gallo

"Gallo è il presidente che nella Reggina ha messo più soldi"

Pratico Gallo

L’ultima parte del lungo intervento del DG Praticò su radio Febea, è stata riservata alle difficoltà vissute dalla società presieduta da Mimmo Praticò e la cessione del club all’imprenditore Luca Gallo: “Se c’è qualcosa di cui mi pento in quella gestione? Oggi intanto c’è un Praticò con una maggiore esperienza. Allora, dopo il primo anno in serie D, quando c’è stata l’opportunità del ripescaggio, forse insieme a mio padre avremmo dovuto mantenere ben saldi i piedi a terra invece si è rischiato di mettere a repentaglio le nostre aziende dopo tantissimi anni di lavoro e sacrifici della famiglia. Ci siamo impelagati in situazioni che comunque abbiamo portato avanti ottenendo anche due salvezze in serie C.

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Abbiamo ceduto perchè siamo rimasti soli nella stagione in cui c’è stata anche la chiusura dello stadio. Avevamo firmato un contratto con un legale molto esoso che abbiamo cercato di chiudere. Alla gestione Gallo abbiamo lasciato circa 900mila euro di crediti. Nella cessione abbiamo preso solo un acconto che rappresentava una parte minima dell’investimento fatto. Quindi, tornando a qualche errore commesso, avremmo dovuto fare quello che potevamo, invece abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo.

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Allora il più importante istituto di credito italiano ci garantì riguardo la figura di Gallo che ricordo a suo tempo fatturava 100milioni di euro l’anno. E comunque Luca Gallo è il presidente che nella Reggina ha messo più soldi. La squadra sarebbe scesa in campo, abbiamo voluto fare un atto di forza perchè non potevamo continuare, sarebbe stato un martirio per la mia famiglia”.

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