Calabria, la storia di Angelo: il postino-runners che sogna la maratona di NY

"Il mio lavoro mi ha aperto le porte per la corsa". Angelo ja partecipato alle più importanti maratone in Italia, con risultati sorprendenti. Ora pensa alla competizione più prestigiosa al mondo

Angelo Befezzi Portalettere

Angelo Befezzi, 50 anni di Orsomarso, grazioso centro collinare della provincia di Cosenza, di poco più di 1.000 abitanti, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, è un portalettere di Poste Italiane con la passione per la corsa che da qualche anno, ormai, lo porta a percorrere migliaia di chilometri in giro per l’Italia.

«L’ultima corsa a cui ho partecipato – spiega Angelo – è stata la maratona di Roma, del 19 marzo scorso». Un appuntamento importante, per gli amanti della gara di fondo per eccellenza, che quest’anno gli ha anche riservato una sorpresa graditissima. Infatti, la rivista dedicata agli appassionati della corsa, “Runner’s the world”, nello speciale dedicato proprio alla maratona della Capitale, pubblicherà, in copertina, una foto a tutta pagina del portalettere.

Angelo è nato il 17 luglio 1972 ad Orsomarso dove risiede da sempre. «Per sbarcare il lunario – dice – si adatta ai lavori più umili, dal bracciante agricolo al boscaiolo, dal manovale in edilizia al “bombolaro” (consegna bombole del gas a domicilio)».

Nel maggio del 2007 entra a far parte della famiglia Poste Italiane con la mansione di portalettere. «Il lavoro del postino nel mio piccolo paese – spiega Angelo Befezzi – mi ha in qualche modo aperto le porte verso la corsa, avendo potuto sperimentare i vari benefici che ottenevo, camminando su e giù per le strade del mio paese per consegnare la posta»

È da qui che nasce la passione per la corsarunning, iniziano molto presto le mezze maratone, fino a specializzarsi nella maratona, che si corre sulla distanza di 42,195 km.

Il postino-runner ha partecipato alle più importanti maratone in Italia, ottenendo sorprendenti risultati e, a  breve, ha in programma un’esperienza fuori i confini nazionali, «oltre al sogno di tutti i runners – conclude il portalettere – che è quello di poter un giorno partecipare alla maratona più prestigiosa al mondo, quella di New York».