Giovane operaio morto al Porto di Gioia Tauro, Perrone (Cisl): “Dolore e sgomento”

"Non si può morire a quarant’anni svolgendo il proprio lavoro". La nota del Segretario Generale Cisl Reggio Calabria sulla morte di un giovane operaio


Sconcertata per la morte di un giovane operaio del Porto di Gioia Tauro.

Non si può morire a quarant’anni svolgendo il proprio lavoro. Un dolore che toglie il fiato e che arriva nei giorni in cui celebriamo, proprio a Reggio Calabria, la difesa e il rilancio del lavoro.

Sicurezza e lavoro, un binomio sul quale abbiamo sempre indirizzato il nostro impegno sindacale. Ma adesso non è il tempo di reclamare ma è il tempo di indagare. Le cause del gravissimo incidente che si è verificato questa mattina nel piazzale della ‘Zen’ – azienda privata che produce scafi e che opera all’interno dello scalo – vanno subito accertate, anche se dalle prime ricostruzioni degli organi inquirenti, sembrerebbe che il povero Agostino Filandro, sarebbe stato colpito da un cavo spezzatosi improvvisamente.

Ai familiari, ai colleghi e a chi gli voleva bene, esprimo la mia vicinanza e dell’intera Cisl Metropolitana.

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Fonte: Ufficio Stampa UST CISL Reggio Calabria