Giovane operaio morto al Porto di Gioia Tauro, Perrone (Cisl): “Dolore e sgomento”
"Non si può morire a quarant’anni svolgendo il proprio lavoro". La nota del Segretario Generale Cisl Reggio Calabria sulla morte di un giovane operaio
21 Giugno 2019 - 17:00 | comunicato stampa
Sconcertata per la morte di un giovane operaio del Porto di Gioia Tauro.
Non si può morire a quarant’anni svolgendo il proprio lavoro. Un dolore che toglie il fiato e che arriva nei giorni in cui celebriamo, proprio a Reggio Calabria, la difesa e il rilancio del lavoro.
Sicurezza e lavoro, un binomio sul quale abbiamo sempre indirizzato il nostro impegno sindacale. Ma adesso non è il tempo di reclamare ma è il tempo di indagare. Le cause del gravissimo incidente che si è verificato questa mattina nel piazzale della ‘Zen’ – azienda privata che produce scafi e che opera all’interno dello scalo – vanno subito accertate, anche se dalle prime ricostruzioni degli organi inquirenti, sembrerebbe che il povero Agostino Filandro, sarebbe stato colpito da un cavo spezzatosi improvvisamente.
Ai familiari, ai colleghi e a chi gli voleva bene, esprimo la mia vicinanza e dell’intera Cisl Metropolitana.
Fonte: Ufficio Stampa UST CISL Reggio Calabria