Il porto di Gioia Tauro ‘batte’ se stesso: è record dei record con 3,94 milioni di TEUS movimentati

Gioia Tauro conferma la sua leadership nel Mediterraneo. Agostinelli: "Nonostante le sfide, il 2025 porterà grandi risultati”

Porto Gioia Tauro

Il porto di Gioia Tauro ha appena chiuso l’anno superando il suo massimo traguardo, registrando un traffico di 3.940.447 TEUS, ben al di sopra dei 3.548.827 TEUS del 2023, con un incremento dell’11%. Un record che, di fatto, supera quello del 2013 e conferma il trend di crescita dello scalo calabrese, ormai consolidato nell’ultimo quinquennio.

Minacce e resilienza nella gestione dei traffici

Nel 2024, il porto di Gioia Tauro ha dovuto fronteggiare diverse sfide, a cominciare dalla direttiva europea Ets che, secondo gli operatori, ha creato una distorsione della concorrenza, penalizzando i porti mediterranei dedicati al transhipment a vantaggio degli scali della sponda africana. Nonostante ciò, il porto calabrese ha retto il colpo, non subendo ricadute negative nemmeno a causa della crisi internazionale dei traffici marittimi e dell’instabilità geopolitica del mar Rosso, che ha costretto diverse rotte a circumnavigare l’Africa pur di raggiungere il terminal di Gioia Tauro.

Nuovi servizi e investimenti tecnologici

Sempre nel 2024, Gioia Tauro ha puntato alla diversificazione dei servizi portuali: a luglio è stata inaugurata la banchina di ponente, dove sorgerà il futuro bacino di carenaggio, aprendo così le porte alla manutenzione e alle riparazioni navali per le navi che scalano il porto. Inoltre, ad ottobre, sono entrate in funzione le ultime due gru di banchina, pensate per servire le grandi navi di futura generazione fino a 25 mila teus, portando il totale a 25 gru, oltre a tre gru mobili (Mhc) e centinaia di straddle carrier, segnando ulteriormente i consistenti investimenti da parte del terminalista MCT.

Dati in calo per il settore automotive

Contrariamente al buon risultato nel comparto container, si registra una flessione nel segmento “automotive” gestito dal terminal Automar, che ha riportato un calo del 17% rispetto al 2023, movimentando complessivamente 306.329 autovetture nei piazzali dedicati.

Nuova impresa portuale e prospettive di sistema

Il 2024 si è concluso con la nascita dell’impresa portuale (ex art. 17, comma 5, legge 84/94) tramite un accordo unanime tra:

  • Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio
  • MedCenter Container Terminal
  • Imprese portuali ex art. 16 (Sea Work Service, International Shipping e Universal Services)

Tale società a responsabilità limitata avrà il compito di fornire lavoro temporaneo ai terminalisti e alle imprese ex art. 16 e 18 (legge 84/94). Intanto, anche gli altri porti del Sistema guardano a un futuro di potenziamenti infrastrutturali:

  • A Vibo Valentia Marina, sono stati destinati 20 milioni di euro per l’adeguamento statico della banchina Bengasi, a supporto dei traffici commerciali con l’area industriale di Porto Salvo.
  • A Crotone, invece, il prossimo 28 febbraio sarà inaugurato il cantiere per la riqualificazione e la pedonalizzazione di parte del Porto Vecchio, per promuovere attività crocieristiche, turismo nautico e sportive.

Un bilancio positivo per l’intero Sistema

“Un bilancio certamente molto positivo – commenta il presidente Andrea Agostinelli – che evidenzia le straordinarie capacità di resistenza di questo porto rispetto a fattori esterni che avrebbero potuto pregiudicare la nostra performance, anche e soprattutto grazie alla fiducia e agli investimenti dei nostri terminalisti. Non c’è alcun dubbio che il 2025 ci porterà altri grandi risultati, anche se in questo momento non posso nascondere la delusione dovuta al naufragio del progetto industriale di Baker Hughes nel porto di Corigliano, dovuto a cause ormai fin troppo note. Una delusione che comunque non può influenzare un trend di sviluppo e di nuove progettualità che coinvolge tutti i porti del nostro Sistema”.