Ponte Sant'Anna, Comune al bivio: mantenerlo o sostituirlo?

Interventi accesi dei consiglieri Ripepi e Marcianò sullo studio di vulnerabilità "parcheggiato" e sull'inserimento nel Piano delle Opere pubbliche

Aperto, chiuso, agibile, inagibile. Nell’ultima seduta della Commissione Consiliare Controllo e Garanzia di Reggio Calabria, i consiglieri sono tornati a discutere dei problemi riguardanti il Ponte di Sant’Anna, alla presenza dell’assessore ai lavori pubblici, Franco Costantino.

La seduta è stata caratterizzata da interventi accesi e numerose richieste di chiarimenti.

Ripepi: “I cittadini  vogliono risposte”

Il Presidente Massimo Ripepi ha aperto la discussione sottolineando che la Commissione ha già dedicato tre o quattro sedute al tema, lamentando il fatto che un’interrogazione presentata da lui due anni e mezzo fa non ha mai ricevuto risposta.

“Qualcuno dovrà rispondere prima o poi. Le interrogazioni sono fatte per questo. Mi assicurerò di presentare un sollecito affinchè questo avvenga. I cittadini sono impauriti e vogliono conoscere la verità”.

Costantino: “Ponte di 60 anni. In corso le valutazioni per il suo futuro”

L’assessore Costantino, incaricato dei lavori pubblici, ha spiegato che il ponte è stato progettato nel 1965 utilizzando la tecnologia dell’epoca, in cemento armato, con una vita stimata di circa 80 anni.

Un pezzo di questa vita è stato ‘consumato’,” ha detto, aggiungendo che i segni di deterioramento osservati di recente non sono indicativi di una crisi strutturale, ma di un’usura naturale.

Costantino ha assicurato che le operazioni più urgenti, condotte dalla società partecipata Castore, sono iniziate e dovrebbero concludersi entro domani.

L’assessore ha menzionato un precedente intervento di manutenzione straordinaria circa 25 anni fa, che aveva riguardato lesioni significative su una delle travi esterne, lato ovest, che ricade su quella parte di carreggiata che si è preferito inibire al transito veicolare, in attesa di riscontri sulla sua sicurezza o meno.

Nel frattempo, l’amministrazione comunale, ad ottobre 2023, ha individuato una ditta incaricata di compiere uno studio di vulnerabilità strutturale, con l’obiettivo di valutare la stabilità del ponte.

“Il ponte va visto in un contesto più ampio di mobilità – ha dichiarato l’assessore, facendo riferimento anche alla costruzione del nuovo ospedale Morelli a meno di 500 metri di distanza. Stiamo valutando se mantenere o sostituire la struttura”.

Franco Barreca ha informato la Commissione che il settore manutenzione sta collaborando con Castore per eliminare le parti esterne danneggiate e per eseguire lavori di pulizia. Ha confermato che la riapertura della bretella sotto il ponte è prevista, salvo complicazioni, per il pomeriggio di domani.

Marcianò: il progetto della rotatoria e il Piano delle Opere pubbliche

Angela Marcianò ha criticato i ritardi nel disciplinare di incarico ed ha sollevato dubbi sulla chiarezza delle comunicazioni.

Nessuno mette nero su bianco che la situazione non sia grave,” ha detto, definendo il disciplinare “monco e non operativo” da un anno.

La consigliera ha anche menzionato l’esistenza di un progetto alternativo al ponte – cosi come ricordato anche dal collega Giuseppe Sera – che prevede la demolizione di quest’ultimo, in favore della costruzione di una rotatoria.

Marcianò ha ricordato che, durante il consiglio comunale del 15 aprile scorso, era stato evidenziato l’inserimento del ponte nel piano triennale delle opere pubbliche per un investimento di 20 milioni di euro nel 2022, non più presente nel 2024.

La seduta ha messo in luce la necessità di una risposta rapida ed efficace da parte dell’amministrazione comunale. Mentre i lavori per eliminare i calcinacci caduti proseguono, restano aperti i dibattiti sul futuro del ponte.