Ponte di Sant'Anna pericolante. Marcianò: 'Panico e file, con l'inizio della scuola il disagio aumenterà'

Angela Marcianò ricorda quanto aveva dichiarato cinque mesi fa all'interno dell'Aula Battaglia di Palazzo San Giorgio

In un lungo post su FB la consigliera comunale di opposizione Angela Marcianò commenta il crollo di alcuni pezzi del ponte di Sant’Anna che in queste ore sta creando non pochi disagi a cittadini e automobilisti.

“Eppure, rammento che questa amministrazione ha dimenticato addirittura di inserire l’opera nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, approvato lo scorso aprile. Senza indugiare in superflui commenti, riporto “testualmente” il mio intervento, di cinque mesi fa, in Consiglio Comunale.

Capirete che non sono io che prevedo le cose, ma sono loro che non sanno affrontare nessuna problematica, di nessun tipo, sé non per peggiorarla.

Angela Marcianò, dichiarazioni virgolettate del 15 aprile 2024 :

“L’amministrazione Falcomatà approva un DUP irrealizzabile e “dimentica” la sicurezza dei cittadini”. Tra le scelte più assurde si registra il mancato inserimento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche di un’opera (mi auguro per mera dimenticanza) cioè la “Messa in sicurezza della viabilità di snodo in zona Sant’Anna -Via Pio XI”. Quest’opera, ritenuta indispensabile fino allo scorso anno, era stata inserita per la situazione di degrado e di imminente pericolo, in cui si era venuto a trovare il cosiddetto ponte di Sant’Anna. Come mai è stata eliminata tra le opere in programmazione? La situazione di pericolo è venuta a cessare? Eppure il ponte continua ad essere avvolto da una rete di protezione e parte di esso, e precisamente un tratto della corsia lato mare, è sempre interdetto alla circolazione. Sono forse stati appaltati i lavori per la messa in sicurezza e non ce ne siamo accorti?”

“Mi auguro che si ripensi al concetto di “manutenzione” e “messa in sicurezza” riconoscendo risorse adeguate ai settori, altrimenti ci ritroveremo a spendere il triplo pagando risarcimenti ai malcapitati cittadini per i danni subiti da incidenti (anche mortali) causati da cattiva manutenzione”.

“Di questo passo finiremo per ingenerare solo confusione e sfiducia nella cittadinanza o peggio al fine di garantire la sicurezza potremmo ritrovarci scritto fuori dall’uscio di ogni abitazione: “Non uscite di casa, perché tra alberi, cartelloni pubblicitari e recinzioni che cadono (anche sul Corso Garibaldi), voragini per le strade e ponti pericolanti rischiate la vita”.

Non possiamo più dire “stendiamo un velo pietoso” perché i veli pietosi sono finiti!