Polistena boccia il piano di bacino, Tripodi: ‘Interventi ignorati, cartografia da rifare’
Il Sindaco ribadisce: “In una regione che continua a favorire cementificazione e deroghe, servono progetti seri e mappature reali delle criticità”
21 Gennaio 2025 - 10:04 | Comunicato Stampa
Il Comune di Polistena ha inviato, nella giornata di oggi, termine ultimo per la presentazione delle osservazioni, una serie di note all’Autorità di bacino dell’Appennino Meridionale contestando alcuni vincoli cartografici riguardanti corsi d’acqua che attraversano il territorio comunale. Le osservazioni, arricchite dai contributi scritti di alcuni privati cittadini, evidenziano la necessità di rivedere e aggiornare i dati relativi al rischio idraulico, tenendo conto degli interventi già realizzati o in fase di realizzazione.
Criticità sui vincoli cartografici
L’Amministrazione Comunale, infatti, ha già realizzato diversi interventi di mitigazione del rischio idraulico su più aste fluviali minori, la cui mancata considerazione rischia di fornire una mappatura distorta e non aderente alla realtà. In particolare, il torrente Jerulli, in passato oggetto di un intervento di deviazione del suo corso nell’ambito del Piano di intervento degli affluenti del fiume Mesima, non scorre più in località San Giovanni, Guzzella e Santa Caterina, come invece riportato erroneamente nella cartografia proposta dall’Autorità di Bacino.
Interventi di riqualificazione in corso
Non solo. È in fase di realizzazione un’opera di valorizzazione e riqualificazione ambientale del torrente Jerapotamo ed è in fase di appalto la regimentazione del torrente in località Monte, con la previsione di argini e briglia longitudinale. Tali lavori contribuiscono in modo significativo a ridurre il rischio idraulico e idrogeologico, ma parrebbero non essere stati presi in considerazione nella cartografia predisposta dall’Autorità di Bacino.
“È davvero incomprensibile – si legge nella nota dell’Amministrazione Comunale – che gli estensori di tale piano di bacino non abbiano considerato gli interventi realizzati a Polistena e lo stato avanzato della programmazione per l’abbattimento del rischio idraulico e idrogeologico. Ciò segnala il livello di approssimazione e la scarsa sensibilità politica al problema da parte della Regione Calabria, la quale ha la sua pesante responsabilità politica nella redazione di un piano che va completamente cestinato e rifatto se non altro perché ancora una volta imposto dall’alto senza alcuna concertazione con i comuni, gli ordini e le associazioni professionali, i cittadini”.
Necessità di concertazione e investimenti mirati
Nella prospettiva del Comune di Polistena, appare fondamentale avviare una concertazione effettiva tra Regione, Autorità di Bacino, Enti locali, ordini professionali e cittadini, così da elaborare un piano credibile e aggiornato alla luce degli interventi già eseguiti o in programmazione. In un territorio dove la cementificazione viene spesso favorita (attraverso misure come i cosiddetti “piani casa” e altre forme di deroga in materia urbanistica), si rischia di passare da un eccesso all’altro, senza investire concretamente risorse nei luoghi dove le criticità risultano storicamente documentate.