Piazza del Popolo, Versace lancia l’operazione verità: ‘Dalla minoranza mai una proposta’
Da quanto emerso, la decisione di sospendere il mercato è frutto di un lungo iter di valutazioni. Il resoconto della riunione della VI Commissione
18 Febbraio 2025 - 17:23 | di Eva Curatola
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Una seduta fiume quella di oggi della VI Commissione consiliare Sviluppo Economico, Attività Produttive e Turismo del Comune di Reggio Calabria, dedicata al “caso” Piazza del Popolo. A presiederla, il consigliere Carmelo Versace, che ha esordito con parole dal tono risoluto:
“Questa è l’ultima commissione che convoco su piazza del Popolo. Adesso serve fare un’operazione verità, perché tanti consiglieri si sono impegnati su questa tematica”.
Il caso di Piazza del Popolo: dalle prime riunioni agli ultimi sviluppi
Versace ha ripercorso l’intero iter delle discussioni, dando lettura dei verbali delle sedute svoltesi dal 31 maggio 2023 ad oggi, per un totale di 18 incontri, di cui ben 11 incentrati, almeno in parte, su Piazza del Popolo. In questi documenti, le espressioni “chiusura” o “spostamento” del mercato sarebbero state pronunciate 14 volte, senza che la minoranza, secondo Versace, si sia mai opposta con fermezza. Una testimonianza, secondo il presidente, della non veridicità delle affermazioni rilasciate dai colleghi dell’opposizione alla stampa locale:
“Non è mai stata fatta una controproposta nell’unica commissione competente, ovvero la mia – ha incalzato Versace, aggiungendo – l’unica eccezione è stata la consigliera Angela Marcianò, la quale più volte ha sollevato il tema dell’abusivismo e dell’illegalità nella piazza”.
Marcianò, infatti, è stata la prima a puntare i riflettori dell’amministrazione sulla necessità di intervenire e, sempre sua, è stata la proposta di far sbarcare l’argomento in commissione.
Illegalità e Focus ‘ndrangheta
“Nel corso delle riunioni, sono emerse dichiarazioni importanti della polizia locale, che ha parlato di indagini di polizia giudiziaria e Guardia di Finanza sull’abusivismo presente – ha spiegato Versace. Su piazza del popolo la polizia locale non opera dal 2021, lo fa solo nell’area antistante, in quanto nella piazza sono presenti un gran numero di abusivi che sono le stesse parti offese del procedimento penale pendente nei confronti di alcuni esponenti del corpo locale. Onde evitare di dare spazio a illazioni su ritorsioni, la polizia locale ha ritenuto di porre in essere attività solo con il regime interforze di Focus ‘ndrangheta”.
Nel 2023, gli ambulanti autorizzati erano sei, nel 2024, si sarebbero ridotti a tre. Un quadro che, unito alle ingenti difficoltà di controllo, ha spinto l’Amministrazione a optare per la sospensione del mercato:
“Non sono contento della chiusura o sospensione, perché perdere anche un solo posto di lavoro è negativo – ha ammesso Versace – ma rispetto all’illegalità, alla mancata trasparenza e alla mancanza totale di idee, ritengo che la decisione di chiuderlo sia stata la più idonea”.
Un viaggio tra i verbali di Commissione
Scorrendo le date, Versace ha evidenziato come, già dal 31 maggio 2023, la Commissione discutesse dei problemi di Piazza del Popolo. Gli stessi temi sono ricorsi più volte nelle sedute del 19 e 21 settembre, con la consigliera Marcianò che ribadiva:
“Se ci sono solo tre licenze e la piazza è piena di ambulanti irregolari, bisogna interrompere immediatamente tutte le attività non autorizzate”.
Oppure con la prof.ssa Cagliostro, rappresentante delle Consulte, che nelle riunioni successive definiva la situazione “poco decorosa” e invocava un cambiamento radicale:
“Il mercato ha fatto il suo tempo, ci sono troppi pochi venditori regolari e, ad oggi, è solamente fallimentare. La piazza andrebbe riqualificata e destinata a grandi eventi ed il mercato spostato in una piazza più piccola”.
Manca però, secondo Versace, qualsiasi reazione contraria e ufficiale da parte dei gruppi di minoranza, i quali – afferma – avrebbero approvato all’unanimità i verbali in cui si menzionava la possibilità di spostare o chiudere il mercato e che, oggi, lasciano passare il messaggio di esser stati “completamenti ignari” del disegno dell’amministrazione sulla storica piazza.
Marcianò: “La legalità è il nostro faro”
La consigliera Angela Marcianò, presente all’odierna commissione, ha rivendicato il proprio ruolo di “sentinella”:
“Non sapevo di essere stata invitata ad una conferenza stampa, perchè tale mi è sembrata – ha voluto precisare la consigliera, già candidato sindaco in apertura del suo intervento. Sono contenta, però, che sia emerso chi abbia sollecitato la convocazione della commissione, fin dall’inizio, cioè io”.
Ed effettivamente, il Presidente Versace pur volendo “oscurare” l’identità degli interventi dei colleghi di minoranza, ha sin dall’inizio citato la collega Marcianò, dando atto del suo lavoro in favore della piazza e della lotta all’abusivismo degli ambulanti.
“Già nel dicembre 2016, quando ero assessore, avevo iniziato a lavorare in questo senso. Questo prima della revoca della mia delega sull’abusivismo. Successivamente mi sono chiesta se fosse il caso di eseguire un’indagine e questo è stato fatto. Così, l’11 novembre 2023, come presidente della mia commissione ho presentato un esposto analitico, puntuale, indirizzato agli organi competenti, i Carabinieri forestali e insieme a me, sono stati auditi i dirigenti responsabili dei vari settori.
A mio avviso – ha aggiunto Marcianò sul caso di Piazza del Popolo – è mancata la volontà di risolvere il problema. Quando noi chiedevamo all’assessore di riferimento “quindi come procediamo?”, ci veniva risposto che “dal settore non c’erano notizie specifiche”. Ogni componente non ha assolutamente agito per risolvere il problema, ergo la chiusura arriva dall’inerzia dell’amministrazione che non è stata in grado di intervenire, accelerare le procedure per chi si voleva regolarizzare.
Per ciò che mi riguarda – ha aggiunto la consigliera – la legalità è il faro della nostra linea politica. il mercato ha una sua identità, ma non può scavalcare la legalità. Io mi auguro che l’amministrazione sia più veloce nel determinarsi e nel fare emergere l’illegalità, cosa che, in questo caso, non è avvenuta. Sono convinta che il mio metterci la faccia, per l’ennesima volta, abbia accelerato questa decisione”.
La consigliera ha comunque ribadito, nonostante la ferma convinzione sulla sospensione del mercato, che “nessuno deve essere lasciato solo o non considerato. Questa discussione – ha concluso – dovrebbe prendere altre pieghe, più condivisibili.”
Sera: “Qual è la visione della minoranza?”
Nel dibattito è intervenuto anche il consigliere Giuseppe Sera, che ha posto l’accento sui conti economici del mercato e sulle spese a carico del Comune, a fronte di guadagni irrisori.
Sera ha poi lanciato un appello alla minoranza:
“Non ho sentito una visione di città da parte dell’opposizione. Già nel 2023 si parlava di Soprintendenza e Demanio, ma non sono emerse proposte alternative concrete. Qual è la visione futuristica della minoranza sulla piazza? Non ci faremo tirare dalla giacchetta su polemiche sterili”.
Il “sistema della spunta”
Tra i nodi più rilevanti affrontati nel corso della Commissione, vi è il cosiddetto “sistema della spunta”, ovvero il metodo con cui gli ambulanti, sprovvisti di posteggio assegnato in via permanente, possono presentarsi giornalmente e richiedere uno spazio vacante.
Nel verbale del 23 maggio 2024, la questione è stata sollevata in modo particolare dal consigliere Cuzzocrea, che ha richiamato l’attenzione sulla necessità di effettuare controlli più severi, vista la presenza di spunta abusiva e di tensioni crescenti tra gli operatori regolari e quelli privi di qualsiasi autorizzazione.
È stato inoltre evidenziato come, nelle successive sedute del 24 giugno e del 18 luglio 2024, l’assessore Lanucara abbia fornito un quadro dei mercati comunali in cui è emerso che, pur ribadendo la legittimità del sistema della spunta, occorreva stringere le maglie dei controlli per evitare la proliferazione di banchetti irregolari. Proprio in merito a questi aspetti, un consigliere di minoranza ha chiesto ulteriori misure di vigilanza, ma secondo i verbali non vi sarebbe stata alcuna proposta operativa concreta che andasse oltre l’ovvia esigenza di maggiore presenza delle forze dell’ordine.
A rendere più concreta l’idea della spunta è stata la delibera n. 3 del 13 gennaio, che, secondo quanto emerso, potrebbe consentire agli ambulanti esclusi dal mercato di Piazza del Popolo di trasferirsi nel piazzale di Botteghelle. Qui, infatti, sarebbe possibile ricollocare temporaneamente gli operatori tagliati fuori dal cambiamento di destinazione d’uso della centrale piazza reggina. L’obiettivo è quello di garantire un’alternativa di lavoro a chi si è ritrovato senza posteggio.
La “operazione verità” voluta dal presidente Versace ha messo in luce come la questione della sospensione del mercato di Piazza del Popolo non sia stata una decisione “estemporanea” da parte dell’amministrazione, come sostenuto da alcuni esponenti della minoranza.
I verbali esaminati – risalenti al 2023 – provano che, nelle varie sedute di commissione, si fosse discusso a più riprese di possibili ipotesi di chiusura o spostamento del mercato, senza che la minoranza opponesse obiezioni formali o avanzasse proposte alternative.
Lo stesso Versace ha ribadito che la “decisione di sospendere” è frutto di un lungo iter di valutazioni, e non di un colpo di spugna dell’ultima ora. Resta da capire come, e se, l’Amministrazione e le forze politiche sapranno trasformare quanto emerso in proposte condivise, in grado di restituire una fonte di guadagno a chi l’ha perduta e quali saranno le mosse, oltre l’attivazione del parcheggio, per utilizzare al meglio la piazza del centro.