Piazza del Popolo, è rivolta degli ambulanti: ‘Soprusi e prese in giro. Così si cancella la storia’

Secondo gli operatori "cancellare il mercato significa cancellare un pezzo di storia e identità, ogni città ne ha uno"

ambulanti piazza del popolo

Una mattinata difficile quella vissuta oggi a Piazza del Popolo a Reggio Calabria, che ha visto momenti di estrema tensione culminare in un gesto disperato. Un uomo, sopraffatto dalla frustrazione e dalla paura per il futuro, ha tentato di darsi fuoco, salvato in extremis dall’intervento dei presenti e dei carabinieri. Questo episodio è solo l’ultimo segnale di un malcontento sempre più acceso tra gli ambulanti, che vedono nel cambio di destinazione d’uso della piazza non solo la perdita di uno spazio di lavoro, ma anche di un simbolo della loro storia e identità.

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La voce degli ambulanti: “Un sopruso e una presa in giro”

Tra i commercianti coinvolti, uno di loro ha deciso di raccontare la propria versione dei fatti a CityNow, rivelando una situazione che va oltre le semplici irregolarità amministrative. Secondo la sua testimonianza, infatti, la piazza non sarebbe affatto in mano agli abusivi, come spesso si è lasciato intendere negli ultimi anni.

“Nel 2018 c’è stato un bando che aveva fornito una graduatoria. Tuttavia, questa è stata annullata senza che gli ambulanti ne fossero informati. Perché, invece di annullarla, non si è provveduto a crearne una nuova? In questo modo avremmo potuto regolarizzare la nostra posizione e continuare a lavorare per sostenere le nostre famiglie, perché questa è la nostra unica fonte di sostentamento”.

Secondo l’operatore, il comune avrebbe scaricato sugli ambulanti le difficoltà amministrative, senza mai creare le condizioni per un confronto.

“Hanno cercato di girare la frittata. Se un operatore vuole mettersi in regola, il comune deve dargli la possibilità di farlo. A quel punto, se non rispetta le regole, è giusto che il posteggio venga revocato. Ma qui è avvenuto un sopruso e anche una presa in giro nei nostri confronti”.

La chiusura temporanea del mercato fino al 19 gennaio per favorire i saldi invernali è stata vista come un ulteriore schiaffo.

“Ci era stato detto che saremmo potuti tornare il 5 gennaio, ma poi è arrivata una nuova ordinanza senza alcun confronto fra le parti. Non ce l’abbiamo con gli agenti della Polizia Locale, che svolgono il loro lavoro con educazione e rispetto, ma non possiamo accettare decisioni calate dall’alto senza dialogo”.

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La perdita del mercato storico ed il futuro degli ambulanti

La situazione di Piazza del Popolo pone interrogativi profondi sul ruolo del mercato cittadino nella vita economica e sociale di Reggio Calabria. Secondo gli ambulanti, cancellare il mercato significa cancellare un pezzo di storia e identità.

“In ogni città del mondo esiste un mercato storico, e quello di Reggio è rappresentato da Piazza del Popolo. Se il sindaco dice che il mercato non ha più senso di esistere, forse non conosce l’importanza che ha per noi e per la città”.

Il clima di tensione che si respira nella piazza è il risultato di una gestione percepita dagli operatori come poco trasparente e priva di attenzione per chi dipende dal mercato per sopravvivere.