Piazza del Popolo sospesa tra passato e futuro. Scintille in Commissione tra Ripepi e Lanucara
"Non vedo presupposti per tenere il mercato aperto, vedo teatrini da parte degli operatori e nient’altro", punge Lanucara
04 Febbraio 2025 - 11:38 | di Eva Curatola
La vicenda di Piazza del Popolo continua a tenere banco a Reggio Calabria. Nel corso dell’ultima riunione della Commissione Controllo e Garanzia, consiglieri, assessore Lanucara e comitato si sono scontrati su date di convocazione, convocati e competenze, mentre la sospensione dell’attività mercatale sino al prossimo 30 giugno non vede la condivisione degli operatori coinvolti.
Ripepi denuncia l’assenza del sindaco: “Azione a sfregio dello Statuto”
In apertura, il presidente della Commissione, Massimo Ripepi, ha subito attaccato il sindaco Falcomatà per l’ennesima assenza, il primo cittadino però ha garantito la sua presenza per il prossimo 13 febbraio:
“Anche oggi scriverò al Prefetto e al Ministro per l’assenza del primo cittadino. Questa è un’azione a sfregio dello Statuto, che prevede l’obbligo di presenza in Commissione a seguito della convocazione. Non può decidere lui quando partecipare e non basta la giustifica degli ‘impegni istituzionali”.
Lanucara difende il proprio operato: “Vergognosi gli attacchi”
A differenza del sindaco, l’assessore Lanucara ha preso parte alla seduta, cogliendo l’occasione per chiarire i motivi della propria assenza di una settimana fa e per rispondere alle critiche ricevute:
“Io nutro un forte rispetto per le istituzioni, ma lo stesso rispetto non mi è stato riservato. La mia assenza della volta scorsa era giustificata. Mi sono vista attaccata sui giornali in maniera vergognosa. L’assessore può mai essere bugiardo? Ho sempre presenziato, non mi sono mai tirata indietro. Non ho ricevuto alcuna scusa da parte del presidente Ripepi, che ha ritenuto di dire che fa politica da decenni, mentre io solo da pochi mesi, quasi a voler mettere in dubbio il mio operato. Ma io sono una testa pensante”.
Lanucara ha poi spiegato perché, a suo avviso, la Commissione non dovrebbe occuparsi degli incontri sindacali avvenuti a Palazzo San Giorgio:
“Le Commissioni sono un aiuto, un supporto per quanto riguarda gli argomenti del Consiglio comunale. Di sicuro, tra questi, non vi sono le riunioni che l’Assessorato fa con i sindacati o con chiunque altro, perché non producono atti deliberativi. Quindi la riunione con il SUL non era di competenza di questa Commissione. Secondo me, la Commissione non ha la competenza per entrare nel merito dell’incontro avuto presso Palazzo San Giorgio con i sindacati per la chiusura del mercato di Piazza del Popolo”.
La replica di Ripepi: “Un assessore senza competenze”
Di fronte alle dichiarazioni dell’assessore, il presidente della Commissione non ha usato mezzi termini:
“Abbiamo un assessore che non conosce neanche le regole del gioco e che non possiede le competenze minime necessarie inerenti il Consiglio comunale. È folle che il sindaco non venga in Commissione a parlare di questa questione. È un danno all’economia della città, serve una soluzione subito”.
La voce del Comitato
In rappresentanza degli ambulanti, è intervenuta Santa Morabito, che ha accusato l’Amministrazione di averli lasciati in una situazione di irregolarità:
“Da 11 anni a questa parte siamo stati presi in giro. Volevamo essere messi in regola. Noi siamo stati civilissimi. Siete voi a non averci regolarizzati. Siamo stati senza stipendi per intere settimane“.
Lanucara ha quindi rivendicato i sopralluoghi effettuati nei vari mercati cittadini:
“A differenza di quanto detto, sono andata più volte nei mercati: Piazza del Popolo, via Tito Minniti, Largo Botteghelle (dove oggi ci sono controlli in corso, perché tutti gli abusivi si sono spostati lì) e anche Pellaro. Io voglio vedere le autorizzazioni: hanno le iscrizioni alla Camera di Commercio? Pagano l’Inail? Io sono un tecnico del settore che vuole mettere un punto fermo: se siete ‘abusivi’ o ‘non abusivi’. Quello che è stato detto oggi in Commissione mi è già stato riferito tre volte, ma io non ho ancora visto nulla di concreto”.
Sull’abusivismo e la sospensione del mercato, l’assessore alle attività produttive ha poi aggiunto:
“Non vedo presupposti per tenere il mercato aperto, vedo teatrini da parte degli operatori e nient’altro. È da un mese che dicono le stesse cose, state facendo un’azione di forza contro l’Amministrazione”.
Lanucara ha inoltre ricordato i precedenti incontri con alcuni rappresentanti dei commercianti:
“Ho incontrato Bruno Romeo insieme ad altri quattro rappresentanti, operatori del mercato. Ho ribadito la mia solidarietà e la volontà di farli lavorare al più presto. Come tecnico so in quanto tempo si possono ottenere le autorizzazioni: avevo valutato adempimenti e soluzioni che erano state accolte favorevolmente dagli operatori. La riunione è finita cordialmente, con l’obiettivo di arrivare alla regolarizzazione. Io ho visto solo aggressioni false.
L’Amministrazione non vi ha abbandonato, siete voi che non avete voluto seguire i nostri consigli. Non riesco a capire il motivo. Togliamoci dalla testa il bando del 2018, io non c’ero. Il bando scadeva entro un anno dalla graduatoria: non c’è nessuna lettera da parte vostra che dica che fine abbia fatto. Dovevate pretendere l’autorizzazione. Poi è arrivata la pandemia. Forse è stato comodo a ognuno di voi stare lì senza pagare”.
Neri: “Non facciamo passare le vittime per carnefici”
A difesa degli ambulanti, è intervenuto il consigliere di opposizione Armando Neri, che ha sottolineato la gravità della situazione vissuta da molte famiglie:
“A me interessa la situazione di padri e madri di famiglia. L’atteggiamento di queste persone, che si sono costituite in comitato e stanno rappresentando un momento di difficoltà professionale e umana, non mi sembra un attacco all’Amministrazione.
Ricordiamoci che la loro attività è stata sospesa da un giorno all’altro. Evitiamo di fare questioni di lana caprina, perché questa discussione non è approdata democraticamente in Commissione e in Consiglio. Senza arrivare a scoprire la delibera di Giunta che sfratta gli operatori, non si possono far passare le vittime per carnefici. Io non voglio strumentalizzare questa cosa, anzi faccio un appello spassionato affinché si trovi una soluzione. Si può prevedere un uso promiscuo”.
L’intervento è stato interrotto dal consigliere Giovanni Latella, che ha ricordato come Neri fosse vicesindaco in passato, all’attacco l’esponente leghista ha replicato:
“Non mi sono occupato di Attività Produttive, ma ho stabilizzato 104 LSU. Oggi cerco di stemperare i toni e mantenere un approccio istituzionale: l’esigenza principale è dare risposta a questi lavoratori, che non hanno alzato alcun muro e hanno cercato un’interlocuzione civile con un’Amministrazione che, con un colpo di spugna, ha deciso di sfrattarli da Piazza del Popolo.
Si trovi una soluzione, perché quello che sta accadendo non ha senso e non è giusto. Rivalutate le vostre posizioni. Una città in cui 50-60 persone possano vivere una vita più serena è l’ambizione più grande che un’Amministrazione può avere. Sgomberiamo il tavolo dalle questioni inutili. Serve, da parte dell’Amministrazione, un profilo più politico, nel senso vero della politica, andando incontro alle persone che vivono una difficoltà. Un mercato che funziona è un vantaggio non solo per gli ambulanti”.
Barreca e Lanucara sugli “spazi alternativi”
Il consigliere Franco Barreca ha sottolineato come l’assessore abbia offerto agli ambulanti regolari la possibilità di spostarsi in altre zone. Lanucara ha confermato:
“Ho offerto delle alternative ed abbiamo valutato anche che siano gli stessi operatori a propormi una zona in cui svolgere l’attività”.
Dal canto suo, Giovanni Latella ha ribadito la volontà della Giunta di non trascurare i lavoratori:
“Questa Amministrazione ha a cuore il bene dei lavoratori”.
Pazzano: “Il mercato ha 71 anni, è una risorsa per la città”
A conclusione della seduta, il consigliere di minoranza Saverio Pazzano ha presentato i risultati delle sue ricerche negli archivi comunali, sottolineando il valore storico di Piazza del Popolo:
“Ho effettuato un corposo accesso agli atti. Il mercato di Piazza del Popolo è il più antico della città, ha 71 anni certificati dal Consiglio comunale. Questo lo trasforma da problema in una vera e propria risorsa. Gli ambulanti forniscono un servizio alla comunità. Non credo che la soluzione del parcheggio possa essere condivisa dal Consiglio comunale.
Sono stato nove ore nell’Archivio storico del Comune: Gaetano Cingari sottolineava, anche a livello regionale, la natura del mercato, che non è solo economica. I cambiamenti sono necessari, ma devono avere una visione. La visione che c’è su Piazza del Popolo mi ha lasciato molto perplesso sin dall’inizio, e non per una questione di legalità o sicurezza. Presenterò un dossier scritto, con un contributo alla discussione.
Settantuno anni fa alcuni interventi su Piazza del Popolo erano trattati dal settore Turismo e Cultura, perché il mercato è uno strumento di valorizzazione. Chiedo all’Amministrazione di fermarsi un attimo. È sempre stata la piazza della socialità. Fino a poche settimane fa era possibile vedere le partite di cricket della comunità indiana”.
Nonostante il lungo dibattito, la seduta si è conclusa senza individuare una soluzione definitiva. Le posizioni in campo restano distanti: da un lato, l’Amministrazione ribadisce la necessità di regolarizzare la situazione, garantendo al contempo la sostenibilità economica e il rispetto delle norme; dall’altro, gli ambulanti e diversi consiglieri invocano interventi urgenti per salvaguardare un mercato che considerano fondamentale per la vita sociale e culturale della città.
L’attenzione, ora, si sposta sulla data del 13 febbraio, quando il sindaco Falcomatà dovrebbe finalmente presentarsi in Commissione per fornire chiarimenti e illustrare possibili strategie. Nel frattempo, Piazza del Popolo rimane un luogo sospeso tra passato e futuro, in attesa di una decisione che possa contemperare le diverse esigenze e restituire alla città uno dei suoi spazi più caratteristici.