Piazza del Popolo, Sera (PD): ‘Da mesi lavoriamo su criticità e soluzioni’

Per l'esponente dem, ospite dell'ultima puntata di Live Break, sono tre le principali difficoltà

piazza del popolo

La questione di Piazza del Popolo continua a essere oggetto di confronto all’interno del Comune di Reggio Calabria. Stavolta a intervenire è Giuseppe Sera, consigliere comunale del Partito Democratico, che durante l’ultima puntata di Live Break ha illustrato la sua visione sulla complessa vicenda del mercato storico e sulla gestione degli ambulanti.

“Discutiamo già dagli ultimi mesi del 2023, nelle rispettive commissioni, del destino di Piazza del Popolo”.

Sera ha evidenziato che la decisione di intervenire sul mercato cittadino non è arrivata, dunque, “all’improvviso”, ma è frutto di una serie di riunioni e verbali di commissione. Lo dimostrerebbero i documenti e i confronti avvenuti nei mesi scorsi, cui ha preso parte anche la minoranza.

“Piazza del Popolo – ha ribadito l’esponente dem – non è un fulmine a ciel sereno: abbiamo fatto tantissime riunioni nelle quali ci siamo confrontati tutti. Abbiamo evidenziato tre principali difficoltà”.

Tra i maggiori problemi, Sera cita la vetustà della piazza, intesa come bene storico-culturale da preservare, sottolineando l’importanza di un confronto con la Soprintendenza e di un eventuale restauro. Il consigliere ha ricordato, inoltre, che la stessa piazza risulta essere di proprietà del Demanio, quindi vincolata a specifiche normative che ne complicano la gestione.

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Abusivismo e costi di gestione

Secondo Sera, la seconda criticità riguarda il fenomeno dell’abusivismo. Se un tempo si parlava di 60 ambulanti di cui 56 abusivi, i numeri più recenti sarebbero addirittura saliti a 58. Questo aspetto, insieme ai costi per la pulizia e la manutenzione della piazza, avrebbe generato un disavanzo pesante sulle casse comunali.

“Le spese di gestione di Piazza del Popolo sono di quasi 320 mila euro l’anno, per la pulizia del sito, a fronte di incassi di 25 mila euro. Diciamo ai reggini che ciò che manca, quel negativo, viene spalmato su tutta la cittadinanza”.

A questa si aggiunge, terza criticità, la necessità di distinguere i diversi tipi di irregolarità: da chi non paga i tributi “per difficoltà economiche” a chi è completamente abusivo, passando per coloro che invece risultano in regola o si sono trovati in situazioni temporanee di insolvenza dovute a problemi personali o di salute. Per Sera, occorrerebbe impostare un trattamento differenziato, con strumenti ad hoc per ogni categoria.

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Il coinvolgimento di Demanio e Soprintendenza

Altra questione fondamentale, secondo il presidente della Terza Commissione, è la natura giuridica di Piazza del Popolo, in quanto area di proprietà demaniale. Ciò richiede il coinvolgimento della Soprintendenza e, più in generale, degli organi competenti prima di qualunque intervento strutturale.

“Stiamo discutendo di un bene demaniale, all’interno della città di Reggio Calabria. Io avevo proposto già a settembre un tavolo di confronto con la Soprintendenza, perché è un bene vincolato, e con il TAR che assiede all’interno delle strutture di Piazza del Popolo”.

Sera ricorda che la convocazione di tavoli istituzionali non è una novità: la richiesta di manutenzione, i sopralluoghi programmati e la necessità di un confronto con gli enti competenti erano già stati avanzati ben prima che la situazione della piazza esplodesse sui media.

Verso una soluzione condivisa?

Nelle intenzioni della maggioranza, la regolamentazione del mercato di Piazza del Popolo passerebbe quindi attraverso un nuovo assetto che concili legalità, tutela del patrimonio storico e sostenibilità economica. Non mancano però ostacoli, a partire dai vincoli demaniali fino alla necessità di redistribuire i costi del servizio di pulizia e manutenzione in maniera equa tra cittadini e ambulanti, regolari o meno.

Nel panorama politico, permane dunque un vivace dibattito: da una parte chi, come Sera, sostiene che la problematica venga affrontata da tempo e in modo trasparente nelle commissioni; dall’altra, voci critiche che denunciano una gestione poco lungimirante della piazza. L’auspicio è che, nell’eventuale riorganizzazione del mercato, si tenga conto delle esigenze dei lavoratori, dell’interesse pubblico e della salvaguardia di un luogo simbolico per la città di Reggio Calabria.