Il percorso di studi biomedico partito in Calabria diventa “modello” per tutto il Paese

L’idea partita da Reggio Calabria si è evoluta in un progetto sperimentale di rilevanza nazionale che coinvolge circa 41.000 studenti in 300 licei scientifici e classici


Il percorso di studi in “Biologia con curvatura biomedica”, ideato e attivato in Calabria, è stato esteso su scala nazionale e considerato un “modello” per l’intero Paese. La sperimentazione, avviata nel 2011 da Giusi Princi (eurodeputata e già dirigente scolastico) e Pasquale Veneziano (presidente dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria), è stata ufficialmente autorizzata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, come stabilito dal decreto ministeriale n. 180 del 5 settembre 2024, firmato dal Ministro Giuseppe Valditara.

Un successo nazionale per la Calabria

L’idea partita da Reggio Calabria si è evoluta in un progetto sperimentale di rilevanza nazionale che coinvolge circa 41.000 studenti in 300 licei scientifici e classici, con la collaborazione di 104 Ordini provinciali dei Medici e oltre 5.000 medici.

“È motivo di orgoglio che un’idea partita dalla nostra terra cammini, e si implementi giornalmente, attraverso le gambe di centinaia di scuole, migliaia di studenti e tutti gli Ordini dei Medici d’Italia”, ha affermato Giusi Princi durante la conferenza stampa.

Il percorso biomedico è stato pensato per contrastare il business delle scuole di preparazione ai test di Medicina e per offrire un servizio pubblico di potenziamento sanitario agli studenti delle scuole superiori. Il progetto mira a fornire una formazione mirata per l’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia.

Riconoscimento ufficiale del Ministero

Il decreto ministeriale n. 180 riconosce l’efficacia scientifica del progetto come un valido metodo di orientamento per i futuri studenti di Medicina, consolidando così il modello calabrese come punto di riferimento per le scuole di tutto il Paese.

“Sono felicissimo per questa giornata. Il progetto, partito con 30 alunni da Reggio Calabria, ha avuto un successo straordinario”, ha dichiarato Pasquale Veneziano, presidente dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria.

La sperimentazione è in linea con la riforma nazionale che rivede le modalità di accesso ai corsi di laurea in Medicina, includendo iniziative di orientamento già negli ultimi anni delle scuole superiori.

Protagonisti e sostenitori del progetto

Tra i protagonisti che hanno sostenuto il progetto, ricordiamo Roberto Monaco, segretario generale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCeO), e Roberto Stella, presidente dell’Ordine dei Medici di Varese, il primo medico italiano scomparso a causa del Covid, che ha creduto fortemente in questa iniziativa.

Durante la conferenza stampa sono intervenuti anche Filippo Anelli, presidente della FNOMCeO, e Francesca Torretta, referente nazionale per la componente docente. In rappresentanza delle scuole italiane coinvolte, era presente Antonella Borrello, dirigente del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria, capofila del progetto.