Pentedattilo Film Festival, proiezioni nella Casa della Cultura e la musica di Tommy Brunson
01 Novembre 2018 - 18:08 | di Pasquale Romano
Dopo il successo delle due matinèe con gli studenti, adesso il Pentedattilo Film Festival, cofinanziato dalla Regione Calabria con i fondi Pac 2014/2020 e prodotto da Ram Film, patrocinato dai Comuni di Reggio e Melito Porto Salvo, si sposta al borgo di Pentedattilo dove, da oggi pomeriggio e per tutto il week end, saranno proiettati cortometraggi provenienti da tutto il mondo, selezionati da Americo Melchionda ed Emanuele Milasi, direttori artistici del Festival, da Maria Milasi, direttrice di produzione, e da Alessia Rotondo, responsabile dei rapporti con i registi.
I giovani studenti apprezzano i cortometraggi. Questa la conclusione naturale dopo le due matinée, targate Cineducational, che nell’ambito della XII edizione del Pentedattilo Film Festival hanno riunito e appassionato gli studenti dei licei scientifici Volta e Da Vinci, del liceo classico Campanella, dell’istituto tecnico industriale Panella – Vallauri e degli istituti tecnici economici Piria e Ferraris – Da Empoli di Reggio Calabria. Molto soddisfatta la coordinatrice di Cineducational, Kristina Mravcova.
Ad aprire il festival, che oggi si svolgerà al chiuso nella Casa della Cultura ai piedi del borgo di Pentedattilo, il concerto di Tommy Brunson, frontman degli Holy Water Buffalo. In anteprima mondiale saranno proiettati il video clip “Free man” il nuovo singolo della band che uscirà a breve, e “River don’t care Unplugged”, un documentario sul lato B del singolo, entrambi inediti. “Non vedo l’ora di sapere cosa ne penserà il pubblico del festival, di cui sono felicissimo di far parte”, ha dichiarato Tommy Brunson.
Il musicista statunitense prima di oggi non era mai stato in Italia. “Iniziare dalla Calabria – ha dichiarato il musicista – è un’esperienza davvero affascinante. Non vedo l’ora di esplorarla di più. Sono molto contento di essere qui e di avere l’opportunità di condividere la mia musica in un posto così speciale come il borgo di Pentedattilo, che ritengo unico al mondo. È un vero privilegio per me”. Il frontman degli Holy Water Buffalo, che normalmente suona con la sua band, farà oggi un set acustico e regalerà al pubblico un concerto intimo con canzoni originali. “Il cinema e la musica – ha dichiarato ancora Tommy Brunson – sono due arti in grado di raccogliere le persone attorno un luogo fisico, e non credo esista qualcosa di più bello”.
E dopo il concerto al via il ricco programma di corti da tutto il mondo, in concorso nelle quattro sezioni (Territorio in movimento, Thriller, Music video e Animazione), proiettati per tutto il week end. In palio anche una Menzione d’Onore ed il premio della critica Territorio in Movimento assegnato dal circolo del cinema Cesare Zavattini di Reggio Calabria.
Tra i corti in programma oggi, per la sezione Territorio in movimento, ci saranno Il Legionario (Italia 2017) di Sebastien Maitre, proiettato in anteprima alla Settimana della Critica di Venezia e prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, scuola più importante di cinema in Italia ed in Europa, Kubrick by Candlelight (Irlanda 2017) di David O’Reilly che propone un’esperienza di metacinema ambientata dietro il set del film Barry Lyndon, 2 By 2 by (Turchia 2017) di Mark Playne che conduce sul confine tra Turchia e Armenia e che rientra in un film collettivo dedicato al genocidio Armeno e poi ancora Debout Kinshasa ( Francia – Congo 2016) di Sebastien Maitre.
Questa volta il regista propone una riflessione sulla situazione politica in Congo. In concorso anche 19’35’ (Italia 2017) di Adam Selo, una delle sei storie che compongono il film collettivo Webseries 13.11, dedicato alla strage di Parigi del 2015 e che sarà proiettato interamente a marzo 2019 nell’ambito della fase conclusiva della XII edizione del Pentedattilo Film Festival. E ancora in concorso nella sezione Territorio in movimento anche il western A la hora marcada (The appointment Mexico 2017) di Jose Luis Rivera, Take me home (Usa 2018) di Oliver Zaciu, e Florida Montreal (Canada 2017) di Renaud Lessard.
La sezione Music Video proporrà Why is a good man so hard to find (Canada 2017) di Linda Carone, Lijf (Olanda 2017) di Thomas Bos, Jeu de scène (Svizzera 2018) di Joe Hoster (presente al festival), La vita che volevi (Italia 2018) di Vincent per la regia di Daniele Starnoni che ci confida di aver avuto un rapporto talmente travolgente con la canzone di Vincent da averne scritto una sceneggiatura per un cortometraggio. Figlio di madre calabrese, Daniele Starnoni già conosce e ama la nostra terra. “Sono venuto a contatto con questo festival ben nove anni fa, in occasione di una delle prime edizioni. Già allora rimasi veramente colpito dalla passione delle persone che ci sono dietro e dalla singolarità di questo evento. Averlo visto crescere così tanto negli anni, fa ben sperare. Quest’anno il programma è veramente ricco e avere la possibilità di confrontarsi con chi come te ama e pratica questa forma d’arte ma lo fa dall’altra parte del mondo è un’occasione imperdibile e in grado di arricchirti tanto.
L’idea di dare vita ad un borgo “fantasma”, popolandolo di storie e racconti provenienti da tutto il mondo è fantastica. Un luogo così suggestivo non può far altro che arricchire l’esperienza dello spettatore”, ha voluto sottolineare ancora il regista.
Attesa anche per i corti in concorso nella sezione Thriller tra cui la produzione targata Hamburg Media School Game Over (Germania 2017) di Maria-Kristin Neheimer e poi una sfilza di produzioni italiane tra cui quelle di Raoul Bova, Koala (Italia 2017) di Cristina Puccinelli e Al benessere forse perde la salute cercandola (Italia 2017) di Marco Bocci, il celebre attore delle serie Tv Squadra Antimafia e Romanzo Criminale, che adesso si propone pure per la regia di corti. Ancora Italia con Insetti (Italia 2017) di Gianluca Manzetti, qualificatosi come miglior Corto al Rome Independent Film Festival (RIFF). Ed infine Modus operandi (Polonia 2017) di Remigiusz Biernacki, Silent campine (Belgio 2017) di Steffen Geypens.
Due le sezioni fuori concorso, Smile e Think, per apprezzare anche altri cortometraggi. Nella sezione Smile spazio a La partita (Italia 2017) di Frank Jerky, Buffet (Italia 2016) di Santa De Santis e Alessandro D’Ambrosi, The poo-pulist (Germania 2017) di Sandra Schröder, Volevamo fare u’cinema (Italia 2017) di Niccolò Gentili. Nella sezione Think, saranno proiettati Head above water (Usa 2016) di Eric Shahinian, The way things go (Cyprus 2017) di Sofia Anastasiou e Le temps qu’il faut Canada 2017 di Abeille Tard.
L’Italia sarà rappresentata da Gianluca Auriemma, anche presente al festival, regista di Uno (Italia 2016), interpretato dall’attrice della serie Tv Gomorra Denise Capezza ed incentrato sul complesso mondo dell’autismo, una condizione difficile narrata con grande delicatezza. “Le difficoltà erano nella scrittura. Non volevo essere banale nello sviluppo del tema – ha spiegato il regista – ma sopratutto mi chiedevo se un certo tipo di narrazione avesse dato più peso alla trama. E così è stato. Forse”.
Per Gianluca Auriemma è la prima volta in Calabria. “Desidero visitare il borgo di Pentedattilo e ammirarlo in ogni sua forma, perché con esperienze del genere prendono forma i progetti futuri. Un festival simile, in uno scenario così suggestivo, permette alla proiezione dei corti di acquistare valore senza per questo perdere di significato. Non è il cinema a valorizzare una proiezione. Ed una città fantasma come questa conferisce al ‘cinema’ un’utile nebbia d’incanto, sottile e necessaria”, ha concluso il regista.
Fuori concorso anche la sezione dedicata ai gemellaggi, ossia New Generation, che stasera chiuderà il programma della prima giornata. Saranno proiettati i corti provenienti dal MyArt Film di Cosenza (Dead Sea di Stuart Gatt UK 2016), dal Napoli Film Festival (N di Iacopo Di Girolamo Italia 2018) e dal Corto Toscana (Storia di una vita sospesa di Jacopo Payar Italia 2017). Con questi ultimi due festival, il PFF ha avviato una partnership particolarmente viva, grazie all’esperienza Schermo Regioni. Esperienze significative sono anche i gemellaggi con il Nazra Palestine Short Film Festival e con l’Usc – School of Cinematic Arts di Los Angeles.