Parte da Cosenza il tour ‘Come in cielo così in guerra’. De Andrè in concerto al Teatro Garden di Rende incanta gli spettatori.
15 Marzo 2014 - 20:24 | di Redazione
di Maria Carmela di Marte – Una sala gremita di gente ha applaudito e ringraziato con mani che sembravano non voler smettere di battere, il cantautore Cristiano De Andre’, Vincitore del premio della critica Mia Martini e del premio qualità Sergio Bardotti al festival di Sanremo 2014.Un concerto che si situa come secondo appuntamento di ” Fatti di Musica Radio Jukebox 2014″ , la 28 esima edizione della rassegna del “Miglior live d’autore” ideata e diretta da Ruggero Pegna con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria e la Camera di Commercio di Catanzaro. Al cantautore a fine concerto e’ stata inoltre consegnata la “Medaglia Unical”, un riconoscimento del Dipartimento degli studi Umanistici dell’Universita’ della Calabria per i testi delle sue canzoni.Il teatro Garden di Rende che aveva già ospitato il padre Fabrizio, apre così le porte al Tour “Come in cielo così in guerra” del cantautore. Uno spettacolo di oltre due ore durante il quale il cantautore ha cantato i brani del suo ultimo album come ” Invisibili”, ” Il cielo e’ vuoto”, “Vivere”, ” Il vento soffierà”, “Credici”, ” Sangue nel mio sangue” e successivamente ha omaggiato il padre cantando alcuni pilastri della sua carriera musicale, come Verranno a chiederti del nostro amore, Se ti tagliassero a pezzetti, Quello che non ho, Marinella e altro ancora.Non sono mancati i momenti di confronto e di riflessione, attraverso le parole dell’artista che ha esortato a non farci omologare dai poteri forti, ad usare ancora quello che è lo strumento più efficace contro la repressione e l’omologazione, ovvero la parola, la quale unita all’intelligenza rende capaci di scegliere da che parte stare e di discernere il bene dal male.Un invito anche a non rinunciare e a non lasciarci rubare quella bellezza che contraddistingue il nostro essere italiani. Cristiano De Andre’ abbandona il palco del teatro tra gli applausi degli spettatori ai quali lascia un messaggio realistico svuotato dai perbenismi e dalle illusioni, che rende testimonianza della fragilità di un presente che può e deve essere cambiato, per ritrovare ancora quella libertà di agire,pensare e scegliere che ci fa vivere.D’altronde, come lui stesso ha scritto in uno dei suoi brani:<<vivere, in fondo e’ un gioco complice, essere demoni e angeli per la febbre di essere liberi>>.