Parco del Vento, la Consulta Assetto del territorio: ‘Basta ritardi sui lavori’

La Consulta Assetto del Territorio ha chiesto la convocazione urgente della III Commissione comunale per conoscere i motivi dei ritardi dei lavori e discutere possibili soluzioni

Parco Del Vento 1

La Consulta comunale Assetto del Territorio intende evidenziare il ritardo dei lavori per la realizzazione del così detto Parco del Vento nella zona di Punta Pellaro. I lavori, finanziati dall’amministrazione comunale con fondi del Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana, e dati in appalto già da alcuni anni, avrebbero dovuto riqualificare un’area che per le particolari condizioni di ventosità è un vero luogo di elezione (un vero e proprio paradiso) per gli amanti del kitesurf che confluiscono a migliaia da ogni parte d’Italia e d’Europa, ma che fino a oggi sono costretti a praticarlo in un contesto degradato e privo dei più elementari servizi.

La riqualificazione, incentrata sulla zona prospicente al mare prevedeva, tra l’altro, la sistemazione della viabilità, dei marciapiedi, degli accessi alla spiaggia, la messa in opera dell’illuminazione pubblica, un significativo incremento del verde, la realizzazione di pavimentazione in pietra di Lazzaro, giostre per bambini, un’area fitness, una palestra all’aperto, panchine, piste ciclabili, scivoli per le barche.

Parco Del Vento

Il comitato dei fruitori di Punta Pellaro aveva proposto anche delle modifiche al progetto e dato dei suggerimenti per migliorarlo come il recupero di un’area adibita a discarica trasformandola in un posteggio di più facile accesso, un riposizionamento più razionale delle aree dedicate alle barche da pesca e della già prevista passerella (per motivi di sicurezza), l’installazione di videosorveglianza, il posizionamento di servizi igienici, docce, cestini porta rifiuti e, soprattutto la realizzazione di un impianto fognario a servizio delle abitazioni presenti nell’area. Insomma, il Parco del Vento sarebbe potuto diventare un luogo di inclusione e socializzazione per sportivi, famiglie e disabili, un vero e proprio parco urbano multifunzionale.

Si ricorda inoltre che Punta Pellaro, come riconosciuto dalla stessa amministrazione comunale, è area di interesse naturalistico e paesaggistico sulla cui spiaggia è presente il giglio marino, la camomilla pellegrina e altre specie di interesse botanico, ma che purtroppo è minacciata da un’erosione marina che la sta riducendo a vista d’occhio senza che siano state realizzate delle difese adeguate a contrastare il fenomeno.

La Consulta Assetto del Territorio, alla luce di quanto evidenziato, ritiene che non si debba ritardare ancora l’inizio dei lavori che permetterebbero un recupero ambientale e una valorizzazione turistica dell’area. A questo proposito ha chiesto ufficialmente la convocazione urgente della III commissione comunale per conoscere i motivi del ritardo e discutere le possibili soluzioni.