Parco d’Apromonte, ecco il Piano operativo. Il Comandante Marchetta: “Si lavora meglio se si ama il territorio”
Il Presidente Nazionale di Federparchi analizza ai nostri microfoni la sinergia tra le istituzioni. Al via il Piano Operativo del Reparto Carabinieri Parco Aspromonte
07 Maggio 2019 - 12:12 | di Roberto Foti
Ha avuto luogo, presso la Sede dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, in via Aurora 1 (Gambarie, Santo Stefano in Aspromonte), la conferenza stampa all’interno della quale è stato presentato il Piano operativo 2019 del Reparto Carabinieri Parco Aspromonte. Alla conferenza stampa hanno partecipato il Presidente Nazionale di Federparchi Giampiero Sammuri, insieme al Maggiore Pietro Marchetta Comandante del Reparto Carabinieri Parco Aspromonte, al Vice Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte Domenico Creazzo e al Direttore Sergio Tralongo.
COS’E’ IL PIANO OPERATIVO E LA SUA IMPORTANZA
“Per operare in questo territorio occorrono soprattutto importanti qualità umane – spiega il Vice Presidente Domenico Creazzo – Chi opera nella Polizia in questo territorio deve essere capace di trasmettere il senso ed il significato di ogni azione. L’Aspromonte è un territorio in cui l’operatore di Polizia deve essere esempio di legalità e deve essere credibile. Non deve solo applicare la legge ma deve anche amare il territorio in cui opera, ed è questo che lo distingue.”
Successivamente è intervenuto il Direttore Sergio Tralongo.
“Il Piano Operativo è previsto dalla legge, ed illustra le azioni da effettuare ogni anno per la salvaguardia del territorio. Si tratta di garantire una presenza sullo stesso. Il rapporto diretto tra Ente Parco e Carabinieri dell’Aspromonte è un rapporto quotidiano: non esistono sabati, domeniche o feste che possano limitare il nostro lavoro. Le attività che i Carabinieri svolgono sul territorio sono tante. Si parla di caccia cosi come di anti bracconaggio, o anche incendi boschivi, attività di pascolo abusivo, danni da fauna, il controllo dei nulla osta, ricerche scientifiche del parco, controllo frequentatori del parco, per esempio, e sappiamo che il nostro territorio ha una tradizione negativa sotto questi punto di vista. Per tutto questo occorre rapidità e tempestività negli interventi. Non vogliamo che il nostro territorio ogni qual volta che ci sia un grande afflusso di persone, diventi un cumulo di rifiuti. La cosa peggiore che mi è capitata di vedere sono le persone a pochi passi dai rifiuti a fare il loro pic-nic. Altra cosa importantissima che abbiamo fatto nel corso dell’anno è stata garantire la sicurezza. I Carabinieri forestali sono essenziali”.
Anche il Comandante del Reparto Carabinieri Parco Aspromonte Pietro Marchetta ha precisato il grande lavoro di tutela e messa in sicurezza del territorio.
“Il Piano Operativo è un documento che sancisce e va a strutturare il rapporto tra i Carabinieri ed il Parco. Per lavorare bene bisogna amare il territorio. L’Aspromonte risulta essere uno dei più importanti, per la presenza dell’ampia flora e della biodiversità. Il nostro lavoro è davvero ampio, si va dall’antibracconaggio alla sicurezza e salvaguardia generale. Lo sguardo del mio reparto va oltre a quelli che sono i confini dell’Aspromonte: siamo presenti anche su Pantelleria, per esempio. Può sembrare strano, ma è importantissimo formare queste sinergie per salvaguardare le specie. L’anno 2017, a livello nazionale, è stato il peggiore per incendi boschivi, è andato distrutto gran parte del territorio naturale italiano, e noi siamo stati invece molto bravi a limitare i danni: in Aspromonte sono andati bruciati “solo” 6 ettari.”
Ha concluso la conferenza il Presidente Nazionale di Federparchi Giampiero Sammuri:
“Il Piano serve a salvaguardare il territorio ‘sfruttando’ la completa sinergia tra le parti. La lotta al bracconaggio ha un valore molto importante. Sono passati molti anni e anche per altri interessi, le giovani generazioni sono meno attratti dalla caccia, quindi c’è una naturale diminuzione di questi fenomeni. Ci sono però alcuni residui ancora importanti.”
ALLA SCOPERTA DEL LUPO
Sul lupo – continua il Presidente Sammuri – ci sono le ‘tifoserie’:pro e contro. C’è chi dice che l’animale è pericoloso per l’uomo e crea danni al patrimonio e che per tanto bisogna cercare di abbatterli. C’è invece chi dice che si tratta di un animale buono e tranquillo, che non fa danni, e di conseguenza non è un problema. La realtà è che il lupo è un predatore, e preda animali selvatici e/o domestici, in base alla facilità dell’azione. E’ vero anche che i danni all’allevamento non li fa solo il lupo, li fanno anche i cani selvatici o tutti gli altri animali. Non si registra, oltre alle fantasie, alcun attacco a persone umane perchè il lupo da quando esiste l’arma da fuoco ha capito che deve stare lontano dall’uomo. Il lupo oggi non è particolarmente minacciato, ci sono almeno 400 specie animali più minacciati del lupo.”
IL VALORE DEL PARCO NAZIONALE
“La caratteristica dell’Aspromonte – conclude – è la collocazione geografica. E’ proprio alla fine della penisola ed è interessato da una serie di specie animali e vegetali elevato. Ha un livello di emigrazione superiore a tutti gli altri parchi italiani. Ha tutte queste valenze e per questo merita grande attenzione. Il problema è che in questo parco non ha un Presidente. Non possiamo permetterci di avere tredici parchi in Italia senza presidente e ben quattro commissariati.”