Ecolandia, doppio incendio e parco Ko: al tappeto un bene comune della città - FOTO

Colpiti prima gli uffici amministrativi, poi il ristorante in gestione ad un noto imprenditore. Le richieste del presidente del Consorzio

“Vietato calpestare i sogni”, la scritta che forma il murales realizzato all’indomani dal primo incendio dell’7 aprile 2024 sui muri degli uffici del Parco Ecolandia, lascia un nodo alla gola e un vuoto nello stomaco.

Incendio Parco Ecolandia (3)

A poco è servita quella scritta perchè a distanza di cinque mesi esatti (il 7 settembre) le fiamme hanno avvolto un altro edificio del grande e prestigioso Parco a nord della città. In attesa delle indagini della Procura e degli esiti degli accertamenti dei Vigili del Fuoco, appare più che evidente che qualcuno voglia distruggere e mettere la parola fine al progetto Ecolandia.

Incendio Parco Ecolandia

Un percorso, fino al 2023 virtuoso e positivo, in continua crescita, che ha visto negli anni alternarsi eventi, festival, concerti e manifestazioni. Di ogni tipo. Coinvolgendo migliaia di artisti e cittadini. Un luogo di cultura, in cui entrando era facile incontrare i sorrisi di famiglie, bambini e gruppi di studenti.

Oggi quel luogo non esiste più. Il Consorzio Ecolandia, in fortissima difficoltà economica e con il morale ormai a terra, nonostante tutto resiste e cerca di mantenere un servizio di presidio. Abbandonare adesso il Parco vorrebbe dire davvero consegnarlo all’illegalità, all’abbandono e al degrado. Prima gli uffici amministrativi, ora il ristorante. Le azioni criminali non si fermano.

Incendio Parco Ecolandia (10)

“E’ molto difficile spiegare quello che sta succedendo – spiega il presidente del Consorzio Ecolandia avv. Giuseppe Minniti – Spetterà agli organi inquirenti stabilire la causa di questi due eventi. Per noi è stata una vera mazzata tenuto conto che sono stati colpiti i due edifici principali del parco. Il ristorante era pronto ad aprire e prossimo alla ripartenza”.

Consorzio Presidente Parco Ecolandia

L’incendio del 7 settembre ha gettato nello sconforto il Consorzio e l’imprenditore Natale Crucitti, che negli ultimi quattro anni si era impegnato a riqualificare l’intera area ridando vita ad un pezzo di parco.

“La situazione è grave ma noi cercheremo di resistere perchè non vogliamo l’esperienza di Ecolandia non abbia fine e chiediamo alle istituzioni di garantirne la continuità, con o senza di noi”.

Le attività sono ferme non solo per i due incendi, ma anche per un contenzioso tra Comune e Demanio che frena un rinnovo di una concessione già scaduta da oltre un anno.

“Gli enti interessati stanno tentando, anche con un certo impegno, di trovare una soluzione. L’area del Parco è in parte del Comune, in parte del Demanio e c’è una interlocuzione in atto tra i due Enti. Grazie all’intervento, prima del prefetto Mariani e oggi del nuovo Prefetto Vaccaro si sta cercando di trovare un’intesa al fine di indire un nuovo bando di gara. Al nuovo bando il Consorzio parteciperà ma ciò che conta è che il bene del Parco che appartiene a tutta la comunità reggina venga salvaguardato”.

Il Consorzio Ecolandia sente il quartiere di Arghillà vicino e presente. Anche le istituzioni hanno manifestato piena solidarietà.

Incendio Parco Ecolandia (7)

Arghillà è con noi e il Consorzio opera all’interno del quartiere attraverso il progetto ‘Fata’. Stiamo avendo un riscontro positivo da parte della comunità. Certamente da quella piccola minoranza criminale, la nostra attività non è ben vista”.

Il Parco Ecolandia è oggi al tappeto, non solo per il doppio incendio ma anche per le condizioni giuridiche in cui versa.

“Oggi chiediamo il rispetto dei principi del progetto Urban che prevedeva in origine, in questa area, un progetto di rigenerazione sociale. Nella determinazione del nuovo bando chiediamo che si preservino gli stessi principi. Chiediamo anche che si trovi una soluzione intermedia che ci permetta di operare sino all’emanazione del nuovo bando”.