Papa Francesco è morto di ictus. Sabato forse i funerali. Conclave entro il 10 maggio

La sala stampa vaticana spiega come sia entrato in coma dopo un collasso cardiocircolatorio irreversibile. Diffuso il testamento che rende note le volontà per la sepoltura

papa francesco

Papa Francesco è morto. Sua Eminenza, il Cardinal Farrell, ha annunciato con dolore la morte del Pontefice, nella mattinata del 21 aprile, con queste parole: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco”.

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Sabato forse i funerali

La data dei funerali di Papa Francesco lo deciderà la Congregazione dei cardinali che si riunirà domani mattina. Lo conferma la sala stampa vaticana rispondendo così alle indiscrezioni che sottolineano sabato, giorno più possibile per le esequie. Secondo le indicazioni dell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, il testo liturgico che definisce le regole e le modalità di cosa avviene dopo la morte di un Pontefice, i funerali si dovrebbero celebrare tra il quarto e il sesto giorno dalla morte, quindi tra venerdì e domenica.

Le cause del decesso

Ictus cerebrale, coma, collasso cardiocircolatorio irreversibile. Sono le cause di morte di Papa Francesco certificate dal direttore della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, il professor Andrea Arcangeli.

Arcangeli ha certificato che “Sua Santità Francesco (Jorge Mario Bergoglio) nato a Buenos Aires (Argentina) il 17 dicembre 1936, Residente nella Città del Vaticano, Cittadino Vaticano, è deceduto alle ore 7.35 del giorno 21/04/2025 nel suo appartamento presso la Domus Santa Marta (Città del Vaticano)”. Ecco le cause:

ICTUS CEREBRI
COMA
COLLASSO CARDIOCIRCOLATORIO IRREVERSIBILE

In soggetto affetto da:

  • Pregresso episodio di insufficienza respiratoria acuta in polmonite bilaterale multimicrobica
  • Bronchiectasie multiple
  • Ipertensione arteriosa
  • Diabete tipo II

L’accertamento della morte è stato effettuato attraverso registrazione elettrocardiotanatografica. È quanto si legge nella denuncia di morte, resa nota dalla sala stampa vaticana.

I sigilli

La salma di Papa Francesco è nella Cappella di Santa Marta, al piano terra. Lo rende noto la sala stampa vaticana. Alla cappella hanno accesso i collaboratori del Pontefice. Alle 20 si è svolto il rito della constatazione del decesso e della deposizione del corpo nella bara. La celebrazione è durata circa un’ora, ed è stata data lettura del certificato di morte. Dopo il rito è stato sigillato l’appartamento di Papa Francesco a Casa Santa Marta e l’appartamento papale al Palazzo apostolico, anche se non è stato mai utilizzato da Bergoglio.

Il testamento

La sala stampa vaticana ha inoltre pubblicato il testamento di Papa Francesco, datato “Santa Marta, 29 giugno 2022”, quasi tre anni fa. Ecco il testo integrale delle volontà del Pontefice.

“Miserando atque Eligendo
Nel Nome della Santissima Trinità. Amen.
Sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna, desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura. La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario Mariano dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e ringraziarLa per la docile e materna cura.

Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale come indicato nell’accluso allegato.
Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus. Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ho provveduto dare opportune istruzioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano. Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli”.

La riforma del rito funebre

Una delle ultime riforme di Papa Francesco, datata novembre 2024, riguarda proprio le modalità delle esequie da riservargli. Bergoglio l’aveva annunciato in diverse occasioni: per il suo funerale vorrebbe una cerimonia più snella, “con dignità ma come ogni cristiano”. In un paio di interviste aveva dunque detto che non voleva essere esposto su un catafalco, come anche ha rivelato che sarà sepolto a Santa Maria Maggiore e non nella Basilica di San Pietro.

Tra le novità introdotte vi è la constatazione della morte non più nella camera del defunto ma nella cappella, la deposizione immediata dentro la bara, l’esposizione alla venerazione dei fedeli del corpo del Papa già dentro la bara aperta, l’eliminazione delle tradizionali tre bare di cipresso, piombo e rovere. Un altro elemento di novità consiste nell’introduzione delle indicazioni necessarie per l’eventuale sepoltura in un luogo diverso dalla Basilica Vaticana.

Fonte: AGI

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