Carceri in Calabria, detenuto e impiegato si tolgono la vita: la denuncia del Sappe
Due suicidi in poche ore nel carcere di Paola, in Calabria. Il Sappe denuncia condizioni critiche per detenuti e personale di Polizia Penitenziaria
08 Gennaio 2025 - 17:32 | Redazione
Due suicidi, rispettivamente tra i detenuti e il personale, nel giro di poche ore all’interno del carcere di Paola, in Calabria.
“Ieri sera si è impiccato un detenuto del Reparto isolamento e oggi si è tolto la vita un impiegato in caserma. Due tragedie immani, perché tali sono, che devono fare seriamente riflettere sulla condizione in cui vivono i detenuti e su quella in cui è costretto ad operare il personale tutto del carcere, amministrativo e di Polizia Penitenziaria”.
A renderlo noto è Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), che sottolinea la drammaticità dell’accaduto.
Dettagli sui tragici episodi
Capece aggiunge:
“Questi drammatici eventi, oltre a costituire una sconfitta per lo Stato, segnano profondamente i nostri agenti che devono intervenire. Si tratta spesso di agenti giovani, lasciati da soli nelle sezioni detentive, per la mancanza di personale. Il suicidio rappresenta un forte agente stressogeno per il personale di polizia e per gli altri detenuti”.
Secondo il segretario del Sappe, la situazione carceraria richiederebbe maggiori interventi a supporto dei detenuti e del personale:
“Servirebbero anche più psicologi e psichiatri, vista l’alta presenza di malati con disagio psichiatrico. Spesso, anche i detenuti, nel corso della detenzione, ricevono notizie che riguardano situazioni personali che possono indurli a gesti estremi”.
Una duplice tragedia
Particolarmente drammatico, sottolinea Capece, sarebbe stato il suicidio dell’assistente amministrativo, avvenuto a poche ore di distanza da quello del detenuto. Entrambi i gesti estremi sono attualmente oggetto di indagini per chiarirne le cause e le possibili motivazioni personali.
“Su entrambi gli episodi, sono in corso accertamenti e approfondimenti per comprendere le ragioni che hanno portato ai due gesti estremi”.
Fonte ansa.it