Il panino con il pesce spada di Scilla diventa internazionale: “Impossibile farne a meno”

'Vice', la rivista canadese conosciuta e letta in tutto il mondo, racconta ai lettori la storia del gustoso panino col pesce spada di Scilla


Se c’è una cosa per cui Reggio Calabria è famosa – subito dopo i Bronzi di Riace ed il suo lungomare – è di certo la cucina. La cultura gastronomica della Città dello Stretto è qualcosa che non può e non deve passare inosservato.

Un’arte che nasce da antiche tradizioni tramandate per secoli di generazione in generazione fino ad arrivare ai giorni nostri. A parlare della cucina reggina, di un prodotto in particolare è Vice, la rivista canadese conosciuta e letta in tutto il mondo.

“Scilla è una cittadina calabrese in provincia di Reggio Calabria, così vicina alla Sicilia che spesso sembra di toccarla la punta dell’isola a quattro passi; di sera illuminata sembra solo un’altra parte della costa calabrese.

Dovete sapere che la maggior parte della tradizione gastronomica calabrese è di terra, anche i piatti tipici e i prodotti prevedono maiale, tanto maiale. Anche le palle di cinghiale se sei fortunato e ti trovi in montagna (nella verde Sila)”.

A Reggio Calabria la distinzione fra terra e mare non è poi così marcata come nelle altre province. Lo specchio cristallino che abbiamo, ogni giorno, di fronte agli occhi è vicino al cuore dei cittadini quanto la montagna e così anche i prodotti che questi due elementi ci donano.

“Scilla è un paese di pescatori: nella parte di Chianalea è un cumulo di case e scogli che danno sul mare; dalla strada stretta e in pietra si intravedono scale e vie di fuga verso il mare, tunnel che ospitano piccole barche da pesca.

Qualcuno la chiama “Una Piccola Venezia”, la solita e semplicistica definizione di quando una città vive un rapporto privilegiato con il mare, talmente particolare che inficia la struttura stessa dei palazzi e delle strade strettissime.

Sì, le vie di Scilla e di Chianalea sono talmente strette che le macchine non possono entrare: le vecchine del paese, che abitano tutto l’anno nel centro storico, per fare la spesa aspettano le api car o le piccole automobili elettriche che nel loro bagagliaio vendono frutta, uova e verdura”.

Facendo un giro per le strette vie del borgo e sostando al porto è impossibile non notare, immediatamente, una strana imbarcazione utilizzata per la pesca al pesce spada. Non tutti lo conoscono a i reggini ed i turisti che si avventurano nella provincia ne vanno matti!

“Da qualche anno il simbolo di Scilla è proprio un panino con pesce grigliato che si vende ormai in molti posti della città: nei bar dei lidi sulla spiaggia, ai ristoranti e nei pub. La città, che ancora pratica la pesca al pesce spada tradizionale, ha trasformato il suo mezzo di sostentamento in uno street food semplice, richiamo per turisti e non.

Cose che accomunano tutti i panini con il pesce spada di Scilla: il pesce spada viene semplicemente grigliato, a volte marinato, quindi servito fra due fette di pane, che cambiano a seconda della volontà del cuoco, con insalata e pomodoro. Sulla farcitura: scoprirò immancabile il salmoriglio, una salsina fatta di origano, sale, olio, limone e vino bianco, di cui adesso sento di non poter fare più a meno”. 

Non c’è una regola esatta per preparare l’ormai famoso panino, ciò che conta realmente è la freschezza del pesce, i diversi locali poi provvedono a fornire ai loro avventori un prodotto diverso da tutti gli altri per quanto riguarda la preparazione, i condimenti ed il pane.

“Spiaggia, acqua cristallina e tramonto, tutto incluso. Vi ho detto che Scilla è molto bella e dovreste andarci sia per il panino che per molto altro?”.

Fonte: vice.com