Panino? No “Panozzo”. Oggi e domani all’Hostaria dei Campi


E’ tempo di panino con la salsiccia. Come da antica tradizione, a Reggio Calabria le festività mariane vengono accompagnate dalla tradizionale accoppiata.

All’Hostaria dei Campi ed allo Shaker il binomio è vincente: W il panozzo!

Nelle giornate di domenica e lunedì sarà possibile infatti gustare il loro panozzo realizzato con lo speciale impasto dei suoi pizzaioli e cotto nel loro forno a legna con all’interno ingredienti selezionati: la migliore salsiccia, cipolla o caponata in agrodolce, peperonata e naturalmente le immancabili patatine.

Tutto questo lo si può gustare sia comodamente seduti all’Hostaria dei Campi ma anche seduti o in piedi allo Shaker, insomma tutto per tutti i gusti! Imbarazzo della scelta anche per quanto riguarda i diversi impasti perché qui si può scegliere il panozzo realizzato con l’impasto tradizionale, o il panozzo ai 9 cereali con farina integrale.

Una nota speciale è sempre qui il panino per i celiaci, evidenziamo come l’associazione italiana celiachia ha scelto questo locale in città come insegna per il suo panino. All’interno dello Shaker infatti verrà allestito un corner completamente dedicato a loro, con spazio gluten free dove i celiaci potranno gustare il loro panino senza rinunciare al gusto, alla tradizione, il tutto garantito dalla AIC.

L’hostaria ci ricorda comunque che la sua cucina continuerà senza alcuna restrizione anche durante le giornate dedicate anche al panozzo. Quindi state tranquilli la pizzeria resterà comunque operativa così come la cucina dedicata alla PescAria, con gli ormai famosi piatti di pesce come il loro tipico metro di frittura al tagliere o gli scialatelli cozze e vongole,diventati un tormentone in città,e naturalmente tutto il resto, dolci e delizie comprese.

Insomma un locale che non ci delude mai! Non dimenticare di prenotare il tuo tavolo dalle ore 17:30 al 0965.324003 oppure chiamando il 349.3610766.

“Dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare…” (cit.)