Palestra chiusa a Santa Caterina: i residenti organizzano un sit-in di protesta

La palestra - denunciano i cittadini - è da tempo off-limits. Ma si tratta di un bene comunale ed i cittadini hanno il diritto di beneficiarne. L'appuntamento per il sit-in

Dopo la vibrata protesta in villetta, per evidenziarne la condizione pietosa in cui versa, l’associazione “Noi per Santa Caterina” continua nell’azione di denuncia indicendo un altro sit-in, in relazione ad una condizione di degrado generale che sembra inarrestabile. Se occuparsi di strade, marciapiedi, acqua, rifiuti, è alla base della nostra costante azione, riteniamo comunque indispensabile sollevare un problema già esposto in più incontri e da più anni, con dovizia di particolari all’amministrazione comunale: la mancanza totale di spazi aggregativi per giovani e anziani, risultante di una politica incapace di dare risposte, peraltro semplici e senza aggravio di costi.

Nonostante le numerose interlocuzioni avute con l’allora ff Paolo Brunetti, con il consigliere delegato allo sport Giovanni Latella e in ultimo con il rientrante sindaco Giuseppe Falcomatà, si è avuto come risultato un silenzio assordante.

A Santa Caterina c’è una storica palestra, attigua alla scuola elementare (che l’associazione vorrebbe intitolare agli amici prematuramente scomparsi Cesare e Franco Sant’Ambrogio) ebbene, questo spazio, fucina di giovani talenti, epicentro di tante amicizie, luogo che ha tolto dalle insidie “della strada” tanti giovani, da tempo è off-limits, per tutti, in seguito a decisioni arbitrarie e senza un minimo di confronto. Il nostro forte dissenso rispetto a tali forme di decisionismo, rende necessaria una risposta della collettività, non più propensa ad accettare decisioni scellerate che restringono gli spazi di convivialità e svago. La palestra è un bene comunale, e come tale, i cittadini hanno il diritto di beneficiarne, in giorni e orari di non intralcio con le attività scolastiche. Con quale coscienza, evidentemente sporca, questa associazione si domanda: aggiungiamo noi, gli amministratori e dirigenti comunali possano proclamare ad ogni piè sospinto che il loro operato è votato alla legalità e alla socialità quando poi mancano di soddisfare i più elementari diritti dei cittadini?

Questa associazione indice per giovedì 25 luglio un sit-in ai cancelli della stessa palestra, per dare continuità alla battaglia di civiltà che ha da tempo intrapreso. Chiamiamo ad una democratica e civile protesta i cittadini del quartiere, per contrastare il tragico immobilismo dell’amministrazione comunale, incapace di risposte che aiutino il quartiere ad uscire dal tunnel nel quale è piombato.

Non ci fermeremo, non ci fermeranno, convinti come siamo, che la nostra determinazione vincerà l’INDIFFERENTITE che ormai pervade questa società, affinché si producano gli effetti benefici per il quartiere i suoi cittadini. Credere che assieme possiamo farcela.