Palazzo di Giustizia di Reggio, Falcomatà: “Un’opera che sembrava destinata a non vedere mai la luce”

Dopo anni di contenziosi e sfide amministrative, il sindaco Falcomatà annuncia la consegna ufficiale del cantiere del Palazzo di Giustizia. "Un'opera che diventerà simbolo di legalità e un nuovo punto di riferimento per tutta la città"

palazzo giustizia

Questa mattina, il sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme al sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro, ha consegnato ufficialmente all’impresa il cantiere del Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria. Un momento storico per la città, dopo un lungo e complesso percorso che ha visto sfide legali, decisioni coraggiose e una determinazione costante per portare a termine l’opera.

“Un’opera che sembrava destinata a non vedere mai la luce”

“Ricordo bene che fino al 2016 quest’opera era praticamente defunta, sepolta da un contenzioso gravissimo di decine di milioni di euro che pesava come un macigno sulle finanze comunali,” ha dichiarato il sindaco Falcomatà. “La giunta comunale dell’epoca si è assunta la responsabilità di chiudere questa vertenza, trovando una transazione con la ditta di allora. È stato un passo difficile, ma necessario” ha scritto il primo cittadino in un post su Facebook.

Dal contenzioso alla nuova aggiudicazione: “Abbiamo scelto la strada più difficile”

Negli anni successivi, il cammino per riavviare i lavori è stato tutt’altro che semplice. Nonostante l’aggiudicazione del bando nel 2018, un nuovo contenzioso è stato avviato dalla ditta vincitrice. Di fronte a questa nuova sfida, l’amministrazione si è trovata di fronte a un bivio: “Potevamo aspettare comodamente l’esito del contenzioso o provare a trovare un’altra soluzione. Come sempre, abbiamo scelto la strada forse più difficile, ma certamente quella più sicura e conveniente per la nostra città,” ha spiegato Falcomatà.

Leggi anche

L’interlocuzione con il Ministero della Giustizia e il rilancio del progetto

Il punto di svolta è arrivato nel 2021, grazie alla collaborazione con l’allora presidente del Tribunale Gerardis. “Abbiamo attivato una fitta interlocuzione con il Ministero della Giustizia per proteggere il progetto da ulteriori blocchi legali,” ha raccontato il sindaco. Questo ha portato, nel 2022, alla firma di un protocollo d’intesa con il Ministro Cartabia per il completamento del Palazzo di Giustizia. “Questa firma è stata un passo fondamentale per sbloccare definitivamente l’opera,” ha aggiunto.

Nel 2023, l’amministrazione ha formalizzato la cessione del diritto di superficie delle aree del Palazzo e ha presentato il progetto di completamento in Corte d’Appello. “Dopo anni di lavoro, è stata una soddisfazione enorme poter mostrare il progetto definitivo alle autorità competenti,” ha commentato Falcomatà.

Un nuovo capitolo per Reggio Calabria: verso il Parco della Giustizia

Con la consegna ufficiale del cantiere avvenuta oggi, il progetto entra finalmente nella sua fase finale. “Il nuovo Palazzo di Giustizia non sarà semplicemente una cittadella, ma un vero e proprio Parco della Giustizia, un luogo che sarà aperto non solo agli operatori del diritto, ma anche ai cittadini,” ha sottolineato il primo cittadino.

A ulteriore conferma dell’impegno per la promozione della legalità, è stata intitolata la strada che conduce al Palazzo a Vittorio Bachelet. “Bachelet diceva che ‘è necessario formare i giovani alla responsabilità, alla saggezza, al coraggio e, naturalmente, alla giustizia’. Questo è esattamente ciò che vogliamo fare,” ha ribadito Falcomatà.

Un messaggio di speranza per le nuove generazioni

“Se riusciamo a far crescere nei giovani la fiducia nelle istituzioni, sarà più facile promuovere una cultura della legalità,” ha dichiarato Falcomatà. “Solo così potremo vincere la battaglia contro la ‘Ndrangheta e la criminalità organizzata, per garantire il ripristino e il mantenimento della legalità.”

Questo progetto non rappresenta solo il completamento di un’opera pubblica, ma anche un simbolo di resilienza e rinascita per tutta la comunità reggina. “È un altro cerchio che si chiude, ma il percorso non è ancora finito. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per il bene della nostra città,” ha concluso Falcomatà.