Al GOM il titolo di Istituto di Ricerca nazionale: la proposta di Ripepi
L'esponente di Fratelli d'Italia vuole presentare la mozione per far diventare il GOM di Reggio Calabria un "Istituto di Ricerca nazionale" al consiglio comunale
13 Novembre 2020 - 11:33 | di Eva Curatola
In questi mesi di pandemia il Grande Ospedale Metropolitano si è dimostrato non solo all’altezza di una situazione difficilissima, ma anche pronto a gestire gli imprevisti in mancanza dell’aiuto dovuto e, soprattutto, all’avanguardia sulle cure.
Da qui, la proposta del consigliere Massimo Ripepi di riconoscere al GOM il titolo di Istituto di Ricerca Nazionale.
Al GOM il riconoscimento di Istituto di Ricerca Nazionale
“In un momento di totale incertezza sociale, economica e di organizzazione sanitaria, in Calabria c’è una grande certezza: il GOM, Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Si, il Direttore Generale e tutto il personale sanitario e amministrativo dell’Azienda si sono nettamente distinti per capacità di gestire un’emergenza dai risvolti incredibili. Che la Calabria sia stata sempre esclusa dai processi di sviluppo, più per scelte politiche che per mancanza di competenze, è storia vecchia, ma anche recente”.
L’ennesima incompiuta del mandato di Cotticelli
Il consigliere comunale racconta quella che sarebbe stata una delle ultime opere dell’ex commissario ad acta della Regione Calabria:
“Prima di essere silurato l’ex commissario ad acta alla Sanità calabrese Cotticelli, compiva l’ennesima incompiuta del suo mandato a danno della Calabria, e cioè impedire al GOM, l’azienda ospedaliera “Bianchi-Melacrino–Morelli” di Reggio Calabria, meglio conosciuta come Ospedali Riuniti, di poter entrare nel novero degli Istituti di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico. In Italia ne esistono ben 51, ma guarda caso quando si tratta della Calabria tutto si complica.
Così dunque, Cotticelli pare abbia richiesto un ennesimo parere di dubbia utilità, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, per consentire al GOM di trasformarsi in IRCCS, allungando di non poco la trafila. Il parere non è arrivato e non sappiamo se mai arriverà. Per quale motivo lo hanno chiesto? Non lo abbiamo ancora compreso, a meno che questa manovra non venga letta in chiave politica oppure in termini di generica incapacità. E che la Calabria sia preda di incapaci ormai è un invariato cliché, ma non fa onore a chi, nelle stanze dei bottoni, si dovrebbe muovere per generare sviluppo e servizi ai cittadini”.
La mozione di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale
“Oggi noi, come Fratelli d’Italia, ma prima ancora come calabresi e testimoni di una realtà scientifica che negli anni è cresciuta e si è distinta, siamo qui a chiedere al Sindaco ed al Consiglio Comunale attraverso una mozione, che il primo atto del nuovo commissario sia quello di permettere al GOM di completare in tempi brevissimi il suo percorso di riconoscimento come Istituto di Ricerca Nazionale.
La nostra mozione, infatti, è tesa a sostenere che l’azienda “Bianchi Melacrino – Morelli” è ormai un’eccellenza consolidata sul territorio locale, regionale e nell’intero Mezzogiorno; un ospedale assolutamente all’avanguardia per quanto riguarda già l’area Emato-Oncologica, ma che con la pandemia in corso ha saputo rinnovarsi e attingere alle sue capacità scientifiche mettendo a punto una cura anti Covid con risultati straordinari, tali da consentire il netto miglioramento della condizione clinica nei pazienti affeti dal virus. L’ennesima dimostrazione che fa brillare di luce propria gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, proprio in un momento storico in cui il sistema sanitario del Paese sta vacillando dalle fondamenta”.
“Uno scippo programmato”
“Ci troviamo di fronte al solito scippo programmato per punire i calabresi ed i reggini in particolare? Il prossimo responsabile della sanità regionale potrebbe mettere fine a questa indegna tradizione di depauperare il Sud di risorse, perché trasformare il GOM in Istituto di Ricerca Scientifica di carattere nazionale garantirebbe all’azienda di accedere direttamente ad ingenti finanziamenti ministeriali in grado di mettere in moto un circolo virtuoso ricerca di altissimo livello, di assunzioni di ricercatori e sanitari, di progresso tecnologico, di rinnovamento delle strumentazioni sanitarie e tante altre opportunità che gioverebbero non poco al nostro fragile sistema sanitario.
Un processo che investirebbe l’Area Metropolitana prima e la Regione poi: lo meritano i cittadini di Reggio, lo meritano i professionisti che ogni giorno si spendono nelle sale di Terapia Intensiva e nei vari reparti, lo merita il Mezzogiorno che dimostra di non essere inferiore a nessuno e che non sta con le mani in mano quando l’emergenza si fa più pressante”.
La richiesta al nuovo Commissario della sanità in Calabria
Ripepi conclude:
“Al prossimo responsabile della Sanità calabrese sentiamo il dovere di dire, che vanno rimossi, senza mezzi termini, tutti quegli ostacoli prodotti dalla stessa struttura commissariale. Il Dipartimento regionale alla sanità aveva già dato il suo beneplacito prima ancora che Cotticelli provocasse un out out, sbarrando la strada alla creazione di un centro di ricerca universitario, all’attività scientifica, alle borse di studio per l’indagine delle patologie emato-oncologiche e soprattutto alla possibilità per gli ammalati di potersi curare a casa loro presso una struttura preziosa, sicura, ultramoderna, senza dover intraprendere il vergognoso viaggio della speranza.
È arrivato il momento di invertire la rotta, perché è un titolo conquistato sul campo scientifico, a che il GOM di diritto diventi Istituto di Ricerca e Cura. La mozione che certamente approveremo in Consiglio permetterà al Sindaco in nostra rappresentanza di mettere fine all’ennesimo becero scippo ai danni della nostra già martoriata Città. Questo il primo atto che chiediamo al nuovo responsabile della sanità calabrese”.