Mentre in consigliere Anastasi augura buon rientro a scuola agli studenti calabresi, il Presidente facente funzioni annuncia la firma, a stretto giro, l’ordinanza che riguarda proprio le attività didattiche.

Potremmo definirla una battaglia all’ultimo ricorso tra le disposizioni del ministero, quelle regionali, i ricorsi al Tar da parte di alcuni genitori, il ricorso al ricorso da parte dei legali della Regione ed infine l’intervento del Consiglio di Stato.

Quella del rientro fra i banchi in Calabria si è trasformata in una lotta di supremazia alla quale il Presidente Spirlì sembra aver trovato rimedio.

La nuova ordinanza per le scuole in Calabria

“Ordinanza scuole: pronta per la firma alle 17.30 di oggi. Il tempo di tornare da ROTA GRECA”.

Lo ha scritto pochi minuti fa il Governatore della Calabria sulla sua pagina Facebook. La stessa che aveva utilizzato per lanciare il messaggio della battaglia in favore della didattica a distanza nella sua Regione in questa particolare momento della pandemia.

Nei giorni scorsi Spirlì, infatti, aveva annunciato una nuova ordinanza riguardante la didattica integrata, un percorso alternativo che consente a chi lo vorrà, di continuare con la DAD.

“Le famiglie potranno scegliere se fare studiare da casa i propri figli o in presenza, sempre d’accordo con gli istituti scolastici”.

Cosa ne sarà degli studenti

Mentre professori e studenti fanno borse e zaini per rientrare fra le mura scolastiche, il Presidente sembra voler utilizzare un asso nella manica.

“Lunedì 1° febbraio, finalmente anche in Calabria, gli studenti delle scuole medie e superiori ritorneranno in aula, almeno si spera fino all’ultimo. Rivolgo a studenti e docenti il mio più caloroso saluto con l’augurio di buon rientro alla vita vissuta, dopo mesi e mesi trascorsi in cattività davanti ad uno schermo”.

Era questo il messaggio inviato dal consigliere regionale Marcello Anastasi rivolto agli studenti e al corpo docente della Calabria.

Il loro futuro è però ancora incerto ed appeso alla firma del Presidente Spirlì.