‘Ndrangheta, omicidio Bellocco: i familiari si costituiscono parte civile contro Beretta
I parenti della vittima chiedono i danni. L’inchiesta sulle curve di San Siro continua
21 Marzo 2025 - 07:30 | Comunicato Stampa

I familiari di Antonio Bellocco, esponente dell’omonimo clan della ‘ndrangheta e membro del direttivo della Curva Nord interista, hanno deciso di costituirsi parte civile nel processo per l’omicidio avvenuto il 4 settembre fuori da una palestra a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese. Bellocco fu ucciso a coltellate da Andrea Beretta, ex capo ultrà nerazzurro e oggi collaboratore di giustizia.
Omicidio Bellocco: il ruolo di Beretta e le indagini della Procura
L’omicidio si inserisce all’interno della maxi-inchiesta dei pm di Milano Paolo Storari e Sara Ombra sulle curve di San Siro. Andrea Beretta, secondo la sua versione, avrebbe accoltellato Bellocco perché temeva per la propria vita: a suo dire, la vittima stava ampliando il suo controllo sugli affari della Nord, mettendolo in pericolo.
“Ho agito per legittima difesa, temevo che Bellocco volesse eliminarmi”, avrebbe raccontato Beretta agli inquirenti.
Il processo per l’omicidio è uno dei tanti filoni dell’inchiesta sulla criminalità organizzata nelle curve milanesi. Un’altra parte dell’indagine riguarda i capo ultras arrestati il 30 settembre per associazione per delinquere.
Processo abbreviato e costituzione di parte civile
I familiari di Bellocco, assistiti dall’avvocato ed ex pm Antonio Ingroia, hanno scelto di entrare come parti civili nel processo abbreviato sull’omicidio, con l’obiettivo di ottenere un risarcimento danni.
Il procedimento si sta svolgendo davanti alla gup di Milano, Rossana Mongiardo, e la prossima udienza è fissata per il 27 marzo.
Fonte: Ansa Calabria
