Occupata a Reggio la sede dell’Asp: proteste per la situazione delle strutture psichiatriche

Un vero e proprio blitz nel pomeriggio, occupata la sede di Via Diana. Sul posto anche il consigliere regionale Giovanni Muraca

asp reggio calabria

Con un blitz a metà pomeriggio, i parenti dei pazienti ricoverati presso le strutture residenziali psichiatriche reggine, dopo i diversi appelli rivolti alla Regione, all’ASP 5 e alle istituzioni, hanno deciso di occupare la sede della Direzione Generale dell’ASP di Via Diana.

La chiusura delle strutture e il trasferimento dei pazienti

“Regione ed ASP, nonostante ci siano già alcune centinaia di pazienti psichiatrici provenienti dalla provincia di Reggio Calabria ricoverati presso strutture site nel cosentino e nel catanzarese, in altre regioni e, cosa ancora più grave, molti altri rimasti senza cura, hanno da tempo deciso di portare alla chiusura altre 5 strutture, con l’ulteriore conseguenza che altri 100 pazienti verranno, come fossero pacchi indesiderati, trasferiti altrove.”

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Sentenza del TAR e perseveranza delle istituzioni

“Anche di fronte alla sentenza del TAR, che oltre ad accogliere – nel merito – il ricorso delle cooperative aveva indicato la via da percorrere per accreditare le strutture che erano state ingiustamente escluse, Regione ed ASP hanno continuato ad insistere nel voler chiudere le 5 strutture in questione, adducendo presso il Consiglio di Stato tesi che ledono innanzitutto il diritto dei pazienti ad avere cure, in particolare nel proprio territorio di provenienza.”

Il grido di dolore dei familiari

“Non sappiamo quali interessi possano celarsi dietro”, in sintesi il loro ennesimo grido di dolore.

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Presente sul posto il consigliere regionale del Pd Giovanni Muraca, da tempo

“I calabresi vogliono una sanità che funziona, non basta un bilancio approvato, e che vengano rispettati i Lea, i livelli essenziali delle prestazioni. Le liste di attesa sono allungate, sulla psichiatria è un disastro lo stesso per la cardiologia di Polistena e tante altre situazioni. La sanità che vuole raccontare il governo regionale non è quella reale, e che tutti i calabresi soffrono sulla loro pelle tutti i giorni”, le parole di Muraca.