Occhiuto operato nel pubblico, ma da un privato. Falcomatà: ‘Non tutti possono scegliere il medico che più piace’

Il primo cittadino attacca Occhiuto: 'E' rimasto in Calabria si, ma con un medico che non lavora nell'ospedale in cui è stata fatta l'operazione"

Roberto Occhiuto Giuseppe Falcomatà

Il sindaco Falcomatà attacca apertamente il governatore della Calabria Roberto Occhiuto nel corso della trasmissione ‘Articolo 21’ condotta da Lino Polimeni.

Di qualche giorno fa la nota del sindacato USB con cui si sollevavano dubbi sulle procedure seguite, sulla tecnica usata e sulla presenza in sala operatoria del cardiochirurgo privato Maselli, il medico che ha operato il presidente della Regione a Catanzaro.

«Non ha contratti con la Dulbecco. Questa vicenda rappresenta un sistema che perpetua le disuguaglianze». Queste le parole del sindacato.

Al presidente Occhiuto, secondo il sindacato Usb sarebbe stato dunque riservato un trattamento «privilegiato». Il sindacato ha parlato di una disparità di accesso alle cure per il governatore se messe a paragone con quelle riservate a un cittadino calabrese qualunque.

Durante la trasmissione ‘Articolo 21‘ il sindaco Falcomatà ha sottolineato proprio questa contraddizione.

“Non tutti hanno la possibilità di scegliersi il medico chirurgo che ti opererà, non tutti hanno la possibilità di far entrare negli ospedali il medico che più gli piace”.

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Il sindaco Falcomatà ha fatto riferimento a quanto successo proprio a Catanzaro e all’operazione di Occhiuto in un ospedale pubblico eseguita però da un medico privato.

“E’ una constatazione. Queste cose non dovrebbero avvenire. Nella sanità pubblica non dovrebbe avvenire. E’ rimasto in Calabria il presidente Occhiuto con un medico che non lavora nell’ospedale in cui è stata fatta l’operazione”.

Il primo cittadino ha posto poi l’accento sull’autonomia differenziata ricordando anche quanto successo al padre Italo.

“L’approvazione della legge sull’autonomia differenziata significa approvare la legge sulla secessione dei ricchi perchè chi avrà la possibilità di andare fuori a farsi operare lo potrà fare, chi non avrà la possibilità di andare fuori a farsi operare sarà condannato a quello che gli capita. Mio padre, quando gli è stata diagnosticata la leucemia, ha scelto di rimanere a Reggio per dare un segnale di fiducia ai cittadini e alle strutture sanitarie nonostante il presidente Berlusconi gli avesse proposto il proprio aereo privato per scegliere dove andare a curarsi”.