Sanità, Occhiuto: ‘Medici cubani in Calabria, scelta coraggiosa e vincente’
"All’inizio fui criticato, oggi tutti riconoscono che è una strada percorribile. Ci vuole coraggio per fare scelte impopolari" così Occhiuto
01 Novembre 2024 - 11:08 | di Renato Pesce
Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto è intervenuto stamattina a Mattino 5 su Canale 5. Nel corso della puntata Occhiuto si è soffermato sulle attuali condizioni della sanità calabrese.
Ha affermato il presidente Occhiuto:
“In Italia spesso si parla di aumentare le risorse per la sanità, che ovviamente servono e sono fondamentali, ma si parla troppo poco della necessità di riformare il sistema sanitario. Noi abbiamo medici e infermieri che sono pagati molto meno che in altri Paesi europei, e abbiamo bisogno di rafforzare l’assistenza territoriale, anche attraverso un rapporto diverso con i medici di Medicina generale, perché altrimenti tutta l’utenza arriva nei Pronto soccorso. Sono riforme che però non sono state mai fatte, anzi negli anni passati c’è stato il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, un imbuto formativo che non ha offerto abbastanza specialisti ai nostri ospedali”.
L’esperimento dei medici cubani in Calabria: una soluzione innovativa
“Quando ho preso i medici cubani, credo di essere stato precursore di questa pratica, e l’ho fatto per necessità, per evitare di chiudere gli ospedali calabresi. La Calabria è commissariata da 15 anni, e in 12 anni – prima del mio mandato – non è stato assunto alcun medico o infermiere. Da quando sono commissario, ho assunto 3.000 unità di personale, anche se molti sono andati in pensione. Ho scelto i medici cubani perché provengono da un sistema sanitario tra i migliori al mondo, e devo dire che i pazienti calabresi ne sono molto soddisfatti”, ha spiegato Occhiuto, sottolineando l’apprezzamento dei pazienti per la qualità delle cure ricevute.
La formazione e l’inserimento dei medici cubani negli ospedali calabresi
Ha concluso Occhiuto, sottolineando la necessità di riforme strutturali per migliorare il sistema sanitario nazionale:
“In Calabria, attualmente, sono presenti quasi 400 medici cubani. Dopo un periodo di formazione linguistica presso l’Università della Calabria, questi professionisti vengono inseriti negli ospedali per un tutoraggio iniziale, fino a gestire autonomamente i servizi, spesso in aree sguarnite. All’inizio fui criticato, oggi tutti riconoscono che è una strada percorribile. Ci vuole coraggio per fare scelte impopolari, soprattutto quando sono giuste”.