Reggio, nuovo regolamento Commissioni: subito alcune novità. Discusso il ‘testo della discordia’ e presentati 12 emendamenti

All'incontro di oggi si è discusso della bozza del nuovo regolamento. Anche se non ancora approvato, la Commissione è iniziata ugualmente con qualche novità


Inizia subito con alcune novità la Commissioni Affari generali di questa mattina all’interno di Palazzo San Giorgio a Reggio Calabria. Webcam e microfoni accesi e obbligo di autenticazione per tutti, anche per i pochi giornalisti collegati. Il presidente Giuseppe Marino, prima di dare avvio ai lavori, si è preventivamente accertato della effettiva presenza dei pochi cronisti presenti, invitandoli ad una ‘forzata’ presentazione.

“Credo sia corretto in una riunione istituzionale, a tutela di tutti, che prima di iniziare, si proceda ad una sorta di ‘autentificazione’ – esordisce Marino – Tengo a precisare che rispetto i giornalisti, con loro ho un ottimo rapporto”.

Oggetto della riunione, il nuovo e tanto discusso regolamento che regola le Commissioni consiliari. Nella scorsa settimana il tema del cambio del testo che disciplina le riunioni tra i consiglieri comunali ha fatto nascere un polverone, alimentato dalle dichiarazioni prima della minoranza e successivamente della maggioranza che ha poi risposto agli attacchi dell’opposizione.

Inviata la bozza del nuovo regolamento nella giornata di giovedì 17, adesso tocca analizzare i 12 emendamenti proposti dai consiglieri d’opposizione. Nel frattempo si discute del ‘testo della discordia’.

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Tra i primi a prendere la parola, Angela Marcianò che critica l’assenza del segretario generale:

“Lasciamo da parte le contrapposizioni, ma mi sarei aspettata già da oggi la presenza del segretario generale, per accelerare l’approvazione del nuovo regolamento. Leggendo con attenzione il nuovo regolamento è palese di come possano sorgere delle problematiche. Sollecito la presenza della segretaria per l’approvazione di un testo condiviso”.

D’accordo con la tesi della Marcianò anche il consigliere di FI Maiolino.

“Ritengo importante che venga invitato il segretario generale. Il Comune è già dotato di un regolamento approvato nel 2018. Mi domando, non sarebbe più opportuno integrare l’attuale regolamento, anzichè predisporne uno nuovo?”.

Anche il consigliere Ripepi, prima della lettura degli emendamenti è intervenuto, ribadendo quanto già fatto nel corso della conferenza stampa giovedì 17 ottobre.

“State tentando di cambiare un regolamento che era in linea con le leggi. Il nuovo regolamento contiene invece norme antidemocratiche che ne bloccano il regolare funzionamento. Se oggi qualcuno non avesse inviato il link, i giornalisti ad esempio non avrebbero saputo nulla. Nei nostri emendamenti riportiamo semplicemente il vecchio regolamento, che a nostro avviso è perfettamente in linea con quanto è accaduto fino ad oggi. A nostro avviso il vecchio regolamento era impeccabile”, anche se fatto da voi.. “.

Infine Demetrio Marino in un’intervento conclusivo propone la stesura di un unico regolamento che possa disciplinare sia il consiglio comunale, sia le commissioni consiliari.

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In attesa dunque del parere scritto del segretario generale, e della definitiva approvazione del testo, il consigliere Milia elenca le 12 proposte emendative al regolamento, inviate in ritardo ma ugualmente accettate e accolte dal presidente Giuseppe Marino. Il nuovo regolamento, con ogni probabilità verrà approvato nella mattinata di mercoledì prossimo.

QUI LE 12 PROPOSTE

Tra i punti, oggetto di contesa, le modifiche alla creazione delle commissioni, i criteri di partecipazione di tutti gli uditori, i ruoli e le competenze, nonchè i criteri di trasparenza come la possibilità che le stesse diventino pubbliche.

Le proposte, presentate da diversi consiglieri appartenenti ai gruppi di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Noi Moderati, e Alternativa Popolare​, verranno esaminate dalla maggioranza che chiederà un parere scritto alla segretaria generale.

“Mi auspico che in futuro le Commissioni vadano in streaming. E’ auspicabile che la cittadinanza possa partecipare – ha concluso Saverio Pazzano – Per quanto riguarda le votazioni a maggioranza, ritengo ci siano degli elementi di criticità. Ritengo che su questo vadano alleggeriti i toni e vada trovata una soluzione. La nuova formula non mi trova d’accordo”.