Nuovi Voli Ryanair, Reggio esclusa. Sacal: ‘T. Minniti unico in Italia in categoria ‘C’
Limitazioni tecniche al 'T. Minniti'? Il direttore generale di Sacal: 'Importante offrire le condizioni operative alle compagnie low cost'
11 Marzo 2022 - 12:14 | di Vincenzo Comi
Cinque nuovi voli Ryanair dalla Calabria, ufficializzati nella mattinata di ieri a Lamezia Terme, rappresentano senza dubbio una buona notizia per i calabresi.
Cinque nuove mete e destinazioni da e per la Calabria non faranno altro che alimentare il turismo nella nostra regione. Delle cinque nuove tratte della compagnia low cost irlandese però nessuna interessa e ricade sull’aeroporto di Reggio Calabria. Un dato che testimonia, da un lato, l’interesse verso la nostra regione di Ryanair, e dall’altro il disinteresse verso l’aeroporto di Reggio Calabria.
Aeroporto di Reggio, zero voli? Sacal: ‘Colpa delle limitazioni’
Abbiamo chiesto, nel corso dell’incontro con la stampa di ieri, al direttore generale di Sacal dott. Piervittorio Farabbi, spiegazioni e chiarimenti sulle famose limitazioni tecniche che interessano lo scalo reggino e che impedirebbero ai piloti non esperti di atterrare in riva allo Stretto.
“Sacal ha attivato per Reggio Calabria e Crotone policy di incentivazione voli che offrono incentivi del 50% in più di quelli offerti a Lamezia. A Crotone, grazie alle nostre policy, sono stati aumentati i voli e lo scalo continua a crescere e ad aumentare il numero di rotte. A Reggio ciò non è stato ancora possibile perchè le compagnie low cost hanno difficoltà nella scelta del ‘T.Minniti‘ a causa delle limitazioni operative di Enac che riguardano per lo più la categorizzazione dello scalo. Di fatto tali limitazioni allontanano le compagnie low cost che preferiscono aeroporti privi di limitazioni”.
Per Sacal dunque il problema vero del ‘T.Minniti‘ è rappresentato solo ed esclusivamente dalle limitazioni. La speranza sta quindi nell’eliminarle nel corso del 2022 anche grazie agli studi e alla documentazione condivisi con Enac nel 2020.
“Speriamo di tornare all’attacco delle compagnie low cost dopo aver eliminato le limitazioni. Lo scalo di Reggio Calabria sconta purtroppo anche la crisi Alitalia ed il fatto che ITA è nata dalle ceneri della compagnia di bandiera con soli 50 aerei. Solo per farvi un esempio Ryanair in Italia ha una flotta invece di circa 100 areoplani. Le scelte di ITA dunque purtroppo non sempre si possono ‘pilotare’ perchè in qualche caso mancano anche i mezzi. Speriamo che il volo di Linate possa essere mantenuto”.
‘T. Minniti’ quali sono le limitazioni tecniche?
Ma quali sono questa famose limitazioni? Quale il gap del ‘T. Minniti’? E quando e come verranno superate?
“Si discute molto della situazione orografica dell’aeroporto di Reggio Calabria – spiega il dott. Farabbi – Vi posso garantire che in Italia ci sono aeroporti molto più complicati che non hanno una classificazione così stringente come ad esempio lo scalo di Firenze in cui la pista è orientata verso una catena montuosa molto più vasta di quella di Ravagnese. Il fatto è che dall’autorità Enac viene imposta una classificazione ‘C’ (Charlie) che ordina ai vettori una formazione per i propri piloti più complessa rispetto a quella prevista per atterrare negli scali di classificazione A o B”.
L’ing. Farabbi spiega poi l’unicità del ‘T. Minniti‘ a livello nazionale che rende difficile l’atterraggio per le compagnie low cost a Reggio Calabria.
“Di aeroporti classificati ‘C’ dall’Autorità ce n’è solo uno in Italia e due o tre in tutta Europa. Il primo problema da risolvere è il cambio di classificazione. E’ importante poter offrire le condizioni operative alle compagnie low cost per atterrare in un determinato scalo”.