Notte Bianca 'fantasma', Brunetti risponde a Labate e Aloisio: "Troppe polemiche, poca collaborazione"

"Le associazioni di categoria avrebbero dovuto avanzare la proposta e invece lo ha fatto l'amministrazione", le parole del vicesindaco. Latella: "Noi aperti al confronto"

Un’occasione sprecata, non può che essere definita così la “notte bianca che non c’è stata” a Reggio Calabria. Un’iniziativa nata dalla volontà dell’amministrazione comunale che avrebbe voluto (ri)portare in città un evento a lungo atteso, ma così non è stato.

Se, da una parte, non sono mancate le iniziative culturali e gli spettacoli, in giro per il centro storico, dall’altra, ha inciso negativamente la presenza di negozi aperti fino all’alba. Così sui social è stato un proliferare di foto che hanno messo a confronto la Notte Bianca all’epoca di Scopelliti con quella di pochi giorni fa, riaprendo per l’ennesima volta un “duello” che interessa davvero a pochi.

La città non potrà mai davvero guardare al futuro e al proprio sviluppo se è tutto relegato al ”Modello Reggio” vs “Amministrazione Falcomatà”, una guerra che non prevede ne’ vincitori ne’ vinti, ma una sterile diatriba che permette soltanto di rimanere nelle sabbie mobili.

Le associazioni di categoria, nei giorni scorsi, hanno lamentato il mancato coinvolgimento da parte del Comune in quella che in teoria sarebbe potuta essere una scelta azzeccata dell’amministrazione, riproponendo l’idea della Notte Bianca. Ai microfoni di CityNow è arrivata la replica alle polemiche da parte del vicesindaco Paolo Brunetti e del consigliere delegato agli eventi Giovanni Latella.

“Fossi stato un commerciante, avrei aperto di mia iniziativa – ha detto Brunetti lapidario-. In questa città serve sempre che qualcuno stimoli gli altri, non c’è mai un’iniziativa drl privato, si aspetta sempre che qualcuno faccia la parte di chi dovrebbe farla. Io penso che le associazioni di categoria avrebbero dovuto avanzare la proposta e invece lo ha fatto l’amministrazione. Le associazioni sono state invitate, qualcuna ha anche partecipato e si è detta disponibile.

La Notte Bianca – ha aggiunto il vicesindaco – è andata come è andata, ci sono stati piccoli eventi, siti culturali aperti, non possiamo certo definirla una notta bianca di eccellenza, c’e stato un tentativo ma non abbiamo trovato collaborazione, da soli possiamo fare ben poco.

Fossi stato un commerciante – ha ribadito Brunetti – avrei aperto, visto anche il numero di persone presenti sul Corso Garibaldi sabato sera, così come hanno fatto tanti negozi che hanno aperto senza input di nessuno, accogliendo l’invito dell’amministrazione e prestando il loro servizio alla comunità.

Se non ci mettiamo in testa che nessuno si salva da solo, non andremo da nessuna parte. Forse abbiamo commesso degli errori, ma la polemica non ha portato alla Notte Bianca di attuarsi pienamente. Va corretto il tiro, va suggerito come migliorare il modus operandi. Un supporto, una critica costruttiva ci avrebbe permesso di migliorare”.

Il consigliere delegato agli eventi, Giovanni Latella si è detto d’accordo con il vicesindaco:

“Le associazioni di categoria devono essere propositive e devono essere loro ad organizzare eventi che diano supporti ai commercianti, a chi lavora giornalmente nel settore.  L’amministrazione, ovviamente, è sempre aperta alla collaborazione, ad aiutare e sostenere, ma ci vuole l’iniziativa dei privati.

La Notte Bianca – ha ammesso – poteva essere organizzata meglio, ma gli spettacoli, le attività in città ci sono stati, quindi la polemica è inutile, ognuno deve fare la propria parte e deve assumersi le proprie responsabilità”.

Questo evento “non s’ha da fà”. Almeno così pare visti i tentativi, purtroppo, non andati a buon fine, effettuati nel corso degli anni anche durante il periodo natalizio.

Il fallimento della Notte Bianca, nonostante le buone intenzioni dell’amministrazione nell’organizzarla, appare come un campanello di allarme, non il primo, rispetto a quella che dovrebbe essere la sinergia tra l’amministrazione comunale e le associazioni di categoria.

Mancato dialogo che è stato esplicitato (come già accaduto altre volte) con dure dichiarazioni da parte di Lorenzo Labate e Claudio Alosio, rispettivamente presidenti di Confcommercio Rc e Confesercenti Rc.

Come riportato su queste pagine, quello dello strappo tra amministrazione Falcomatà e le principali associazioni di categoria (e che è tra le motivazioni delle frizioni tra il sindaco e l’assessore Lanucara) rappresenta uno dei principali nodi da sciogliere e risolvere nel minor tempo possibile, considerato che poi si traduce plasticamente in scelte errate o che si rivelano fallimentari.

Basti pensare (tra le tante) al clamoroso flop dello scorso Natale, alle vicende isole pedonali e dehors, sino ad arrivare alla Notte Bianca che è rimasta sostanzialmente nel cassetto delle idee. E’ arrivato il momento di seppellire l’ascia di guerra, sedersi ad un tavolo e ritrovare la volontà di collaborare per il rilancio e lo sviluppo di Reggio Calabria.

Oltre alle numerose attività e sinergie da mettere in campo, il Natale 2025 non è poi così lontano….