Nella Tendopoli di San Ferdinando atteggiamenti aggressivi da parte di alcuni ospiti

"Gli stranieri presenti nella tendopoli devono rispettare la terra che li ospita e li aiuta"


L’Ugl Agroalimentare della Calabria stigmatizza i recenti avvenimenti accaduti nella tendopoli di San Ferdinando nella Piana di Gioia Tauro. Si è trattato di un fatto grave ed inaccettabile, su cui è necessario fare piena chiarezza anche per evitare il possibile ripetersi di comportamenti aggressivi da parte di una minoranza degli ospiti della struttura.

Una minoranza aggressiva che con il suo atteggiamento ha impedito alla Regione Calabria, mediante la sua struttura di Protezione Civile, di predisporre una cucina da campo dedicata alle esigenze alimentari quotidiane di quanti risiedono nella tendopoli in questa fase di emergenza dovuta al terribile virus cinese Covid19 ed ha pure impedito quanti avessero voluto di fruire del servizio mensa in allestimento.

Gli stranieri presenti nella tendopoli vanno rispettati ed aiutati e nello stesso tempo essi devono rispettare la terra che li ospita e li aiuta. La Regione Calabria aveva il diritto di installare la cucina da campo e gli ospiti della tendopoli avrebbero dovuto avere la facoltà di fruirne o meno. Non può essere una minoranza aggressiva a decidere. Inoltre, mentre tutta Italia soffre di una grave crisi sanitaria ed economica ed anche la Calabria, Regione già ultima nelle varie graduatorie relative a reddito, occupazione e livello sanitario, si dibatte in una situazione di estremo disagio comportamenti violenti non hanno e non devono trovare alcuna cittadinanza, soprattutto di fronte ad una iniziativa lodevole istituzionale come quella di allestire una cucina mobile dedicata agli ultimi che vivono nella tendopoli.

Per la Ugl Agroalimentare, nell’esprimere apprezzamento per il grande lavoro svolto dalle forze di polizia e dai volontari che operano in loco, ritiene che i facinorosi che hanno imposto la non apertura della struttura, e che sicuramente non rappresentano la maggioranza silenziosa e pacifica degli abitanti della tendopoli, andrebbero isolati e sarebbe anche opportuno e necessario  provare a capire le ragioni di un comportamento non plausibile.

Di sicuro l’attuale situazione non consente l’ipotesi di deroghe alle limitazioni alla mobilità imposte ai cittadini a tutela della salute pubblica ed in questa fase di grave crisi ogni iniziativa messa in campo dalle istituzioni a sostegno delle fasce deboli è utile e va nella giusta direzione.