Myenergy Viola: le dichiarazioni del neroarancio Paulinus

"Amo correre, spingere il pallone da una parte all’altra del campo e dare sempre il massimo”

La Myenergy è al lavoro per comporre il nuovo roster che sarà affidato alla guida del coach Giulio Cadeo.
Paulinus è il primo innesto del Gm Fortunato Vita e giocherà insieme ai confemati Simonetti e Cessel, Ani Uchenna, Efe Idiaru e Manu Fernandez.
Ha ottime credenziali, ha voglia di far bene e provare a dare il massimo per i suoi nuovi colori.
E’ un esterno.

Può giocare sia guardia che ala piccola e scalpita per fare bene. Conosciamo meglio Joseph Paulinus.

Attualmente sono a Castelfranco, in provincia di Reggio Emilia. Sono davvero entusiasta di essere un nuovo giocatore della Myenergy. So bene che stiamo parlando di una società importante, che ha ambizioni e sta programmando per il futuro. Sono carico per iniziare.
Non conosco ancora il Coach Cadeo, so benissimo che ha preso svariate informazioni su di me e sono orgoglioso di essere un giocatore del nuovo scacchiere”.

Viola Paulinus

Il mio cammino sportivo?

Da bambino giocavo a calcio: ero un centravanti. Lo sport mi è sempre piaciuto.
Dopo una breve parentesi con il Karate, a 12 anni, in Nigeria mi sono innamorato della pallacanestro.
All’inizio giocavo solo per divertimento, passo dopo passo mi è piaciuto sempre di più giocare e confrontarmi.
Sono passato da Tortona, Ruvo e Venafro nella passata stagione”.

Cosa ti piace della pallacanestro?

Cerco sempre di divertirmi mentre gioco. Se non ti diverti realmente è un problema.
Sono pronto a lavorare seriamente per rendere il mio gioco sempre più competitivo ed a un livello, sempre più alto. Conosco poco Reggio: ci ho giocato contro quando giocavo a Ruvo, non vedo l’ora di scoprirla”.

Che gioco ci dobbiamo aspettare da Joseph Paulinus?

Ci metto, sempre grande energia. Sia in attacco che in difesa.
Ho grande voglia di imparare e mettermi in discussione. Amo sia andare in penetrazione che tirare da tre punti.
Amo correre, spingere il pallone da una parte all’altra del campo e dare sempre il massimo”.