Musolino non si scompone: ‘Sono sereno e lo rifarei’
Musolino al Csm: “La magistratura serve il popolo, non il potere politico. Registro un'onda di solidarietà forte e bipartisan, che mette di buon umore"
19 Novembre 2024 - 09:51 | Redazione
“Lo rifarei. Sono sereno, e non è una frase di rito. Anzi, registro un’onda di solidarietà forte e bipartisan, che mette di buon umore”, afferma Stefano Musolino, procuratore aggiunto a Reggio Calabria e segretario nazionale di Magistratura democratica, in un’intervista a la Repubblica.
La dichiarazione arriva in risposta alla richiesta al Csm di aprire una pratica disciplinare nei suoi confronti.
“Un magistrato non è un asettico applicatore delle norme. È sottoposto alla legge ma non al potere politico, e non gli è precluso il diritto di manifestare il suo pensiero”, osserva Musolino.
L’indipendenza della magistratura sotto attacco?
Il segretario di Magistratura democratica commenta anche altre vicende legate al mondo giudiziario:
“Penso sommessamente che io, la giudice Albano finita sotto minacce per non aver convalidato il trattenimento dei migranti, il giudice Gattuso di Bologna finito sotto attacco con intromissioni nella sua vita privata, forse, non siamo altro che esperimenti”, continua Musolino, che si sofferma anche sul possibile intento di testare la reazione della magistratura.
“Sottraiamo loro un po’ di libertà, vediamo se reagiscono. Bene, la magistratura, con l’adesione ai principi costituzionali, serve solo il popolo. Quindi, torna più compatta a difendere la sua autonomia e indipendenza”.