di Enzo Bollani – Ha attraversato Cinque decenni di Storia della discografia, a livello mondiale, anticipando ogni moda. Ha lanciato, per prima, il reggae in Italia, quando nessuno sapeva chi fosse Bob Marley.
Almeno un anno prima della famosa estate di Bob Marley, di cui parla Paolo Pasi, nel libro omonimo.
Senza gli incoraggiamenti di Bill Conti, probabilmente, non avrebbe mai iniziato a prendere sul serio l’idea di essere una delle più grandi interpreti che la Musica abbia fin qui conosciuto, distinguendosi anche come autrice e produttrice di se stessa.
Parlo di Loredana Bertè, bagnarota DOC, rimasta legata al territorio per sempre, seppur cresciuta a Porto Recanati e avendo vissuto i suoi anni più importanti a Roma.
Impossibile raccontarla in poche parole, ma quello che fa specie, oggi, è il fatto che sia salita in vetta alle classifiche con un brano degno dei suoi dischi migliori, per immediatezza e modernità di linguaggio: “Non ti dico no”.
Senza alcuna traccia di nostalgia, troppo facile, sembra di avere davanti un suo pezzo del ’79.
Sarà per la Luna, sua amica e nemica amatissima, o forse perché Loredana è tornata in forma, o perché ha trovato un angolo di tregua.
Di sicuro, Boomdabash deve molto a lei, e lei a lui.
Il mix è perfetto, e lei non fa la figura della cariatide, della mamma o dell’ospite di lusso.
Lei è rock, sempre.
C’ero, quando Adriano Celentano glielo disse, in trasmissione, a Rock Politick. Anche in quel momento Loredana era in forma, ma non con la stessa luce di oggi. Chi ama la Musica vera, può solo sperare che il suo disco, la cui uscita è prevista in autunno, sia una nuova conferma.
E sottolineo la parola “Nuova”.