Reggio, multe ai semafori e notifiche oltre termine: la denuncia dell’UNC
"Gli automobilisti che ricevono una multa fuori dai termini stabiliti - si legge nella nota - hanno il diritto di contestare la validità del verbale"
01 Febbraio 2025 - 09:44 | Comunicato Stampa
Nonostante le irregolarità denunciate dall’Unione Nazionale Consumatori Calabria, a proposito delle multe irrogate agli incroci semaforici per attraversamento col segnale rosso o per scambio di corsia, e nonostante la sospensione di tali verbali a decorrere dal mese di settembre 2024, continuano ad essere recapitati oltre i termini consentiti.
E’ quanto sostiene l’avv. Saverio Cuoco, presidente regionale dell’UNC Calabria, ribadendo la pervicacia nel continuare a fare cassa sulle spalle degli automobilisti. Con l’introduzione delle tecnologie di controllo, come le telecamere e i sistemi di rilevamento automatico, è aumentato il numero di sanzioni per chi non rispetta i semafori.
Tuttavia, molti automobilisti si trovano a dover fare i conti con notifiche che arrivano oltre i termini consentiti dalla normativa vigente. E’ quanto sta ancora avvenendo a proposito delle multe semaforiche di attraversamento col rosso, per infrazioni elevate prevalentemente nel mese di agosto 2024. La normativa vigente stabilisce che le multe devono essere notificate al trasgressore entro 90 giorni dalla data della violazione, come previsto dall’articolo 201 del Codice della Strada. Questo termine è un diritto fondamentale per l’automobilista, in quanto gli consente di contestare la multa e difendersi in caso di errori o irregolarità. Nel caso specifico delle multe legate ai semafori, che vengono rilevate tramite dispositivi elettronici, la notifica deve essere inviata all’indirizzo del proprietario del veicolo, il quale potrebbe non essere stato alla guida al momento dell’infrazione. È importante sottolineare che, in questi casi, è responsabilità del proprietario provare a identificare il conducente, in caso di contestazione.
Le notifiche dei verbali oltre il termine di 90 giorni sollevano numerosi problemi legali. In primo luogo, la notifica tardiva comporta la decadenza del diritto a ricevere la multa, rendendo la sanzione nulla. Secondo la giurisprudenza, infatti, la violazione dei termini di notifica è un vizio sostanziale che porta all’annullamento della multa. Un altro aspetto rilevante riguarda la trasparenza nel processo di notifica. Non di rado accade che il verbale venga inviato in modo impreciso, o che l’indirizzo del destinatario non sia aggiornato correttamente. Questo tipo di disguido può comportare l’arrivo di multe a distanza di mesi, rendendo difficile per l’automobilista esercitare i propri diritti di difesa. Gli automobilisti che ricevono una multa fuori dai termini stabiliti hanno il diritto di contestare la validità del verbale. Per farlo, è possibile presentare ricorso al giudice di pace o al prefetto. La tardività della notifica dei verbali, oltre i termini consentiti, è ammessa solo in caso di difficoltà nel reperire l’indirizzo esatto del destinatario degli stessi, per esempio, cambio di residenza o altri motivi che ne rendano difficoltosa l’individuazione del recapito.
Le amministrazioni locali, che gestiscono spesso i sistemi di rilevamento automatico dei semafori, sono tenute a rispettare le norme relative ai tempi di notifica. Tuttavia, poiché non sempre gli enti riescono a garantire l’invio tempestivo dei verbali, chiedono ugualmente ai cittadini, di pagare comunque la multa, invocando presunte difficoltà nel processo di notifica.
Gli automobilisti hanno il diritto di contestare le multe che vengono notificate oltre il termine previsto, e la trasparenza e la corretta gestione di questi processi sono essenziali per evitare di ingenerare la fondata convinzione che esse servano solo a fare cassa e non a garantire una circolazione stradale equa e sicura.