Multe sulle bretelle, Ripepi: “Serve trasparenza dal Comune”

Ripepi denuncia le multe ai semafori sulle bretelle: "Sicurezza o strategia per fare cassa?"

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“Sanzioni in massa ai semafori sulle bretelle: esperimento per migliorare la sicurezza stradale o per battere cassa sulle spalle dei cittadini?” – arriva così la denuncia del Presidente della Commissione Controllo e Garanzia Massimo Ripepi, in risposta alle numerose segnalazioni dei cittadini riguardo al consistente numero di multe emesse attraverso le telecamere installate ai semafori sulle bretelle che intersecano Viale Calabria e Via Sbarre.

“Un aumento smisurato di sanzioni che sta destando grande preoccupazione tra i cittadini, già gravati da innumerevoli difficoltà economiche, e che aprono inevitabilmente a una riflessione sulle reali motivazioni di questo sistema di controllo!”

La posizione di Ripepi: sanzioni come fardello economico

“È giusto rispettare le regole, ma bisogna anche considerare l’equità e il buon senso nel loro utilizzo, evitando un uso punitivo e vessatorio delle sanzioni che si traduce, di fatto, in un ulteriore fardello economico per le persone,” ha spiegato Ripepi.
In un periodo di crisi, in cui le famiglie faticano a coprire le spese di base, è lecito chiedersi se la pressione economica esercitata da queste multe sia davvero giustificabile. La sicurezza stradale è fondamentale, ma non deve diventare un pretesto per aumentare le entrate dell’Amministrazione sulle spalle dei cittadini.

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Telecamere e sicurezza stradale: un equilibrio da trovare

Ripepi ha continuato, sottolineando che una Amministrazione attenta dovrebbe trovare il giusto equilibrio tra educazione civica e rispetto delle regole, senza ricorrere a un sistema punitivo delle infrazioni.

“La giustificazione secondo cui le telecamere mirano alla sicurezza dei cittadini perde valore quando il numero delle multe raggiunge cifre sproporzionate. Sarebbe sufficiente adottare una politica di prevenzione e un sistema di segnaletica più chiaro.”

Dubbi sulle reali motivazioni del Comune

“È inevitabile, dunque, che sorgano dubbi rispetto alle reali motivazioni che hanno portato il Comune a condurre questo esperimento,” ha aggiunto Ripepi.
Ha evidenziato la mancanza di intervento in punti particolarmente pericolosi, come il passaggio pedonale sulle bretelle a monte del ponte di San Pietro, privo di strisce pedonali e illuminazione adeguata. Anche la zona del Grande Ospedale Metropolitano è spesso caotica e pericolosa per i pedoni, sollevando ulteriori domande sulle priorità del Comune in tema di sicurezza.

La convocazione della Commissione Controllo e Garanzia

“Per questo motivo, giovedì 7 novembre, convocherò una seduta della Commissione Controllo e Garanzia per verificare gli atti amministrativi e ascoltare le associazioni dei consumatori, al fine di chiarire la motivazione dietro questa scelta: che sia, com’è giusto, la sicurezza dei cittadini e non la mera volontà di fare cassa sulle loro spalle.”

Ripepi chiede trasparenza all’amministrazione

“Se l’intento è davvero quello di garantire maggiore sicurezza sulle nostre strade,” ha concluso Ripepi, “allora l’amministrazione non dovrebbe avere difficoltà a fornire spiegazioni dettagliate e trasparenti. Serve un’azione equilibrata e giusta, e il Comune ha il dovere di essere trasparente verso chi rappresenta. La Commissione Controllo e Garanzia continuerà a monitorare la questione con serietà e attenzione, per garantire che ogni misura adottata sia realmente trasparente, equa e motivata da un reale interesse per la sicurezza.”