Inaugurata a Reggio la mostra “I mille volti della violenza, storie senza tempo”

Falcomatà: "Questi scritti mostrano che la strada percorsa su questi temi è molto in salita"

violenza sulle donne ()

Nell’ambito delle iniziative per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, prevista per lunedì 25 novembre 2024, è stata inaugurata a Palazzo San Giorgio la mostra “I mille volti della violenza, storie senza tempo”, curata dall’Archivio di Stato. L’evento è promosso su iniziativa della Consigliera di Parità della Città Metropolitana, Paola Carbone, con il patrocinio del Comune e della Città Metropolitana.


Una mostra che racconta decenni di disuguaglianze

La mostra, ospitata nella Galleria di Palazzo San Giorgio, analizza i fascicoli relativi ai processi penali celebrati nel Circondario reggino dal 1865 ai primi anni del ‘900. Attraverso una serie di pannelli, realizzati con ricerche d’archivio, viene esplorata la tematica della violenza di genere, offrendo un viaggio tra verbali, denunce e atti giudiziari dell’epoca.

L’esposizione sarà visitabile gratuitamente fino a domenica 24 novembre e intende sensibilizzare la cittadinanza su un fenomeno che, nonostante i progressi legislativi e culturali, rimane tristemente attuale.


Le dichiarazioni delle istituzioni

Nel suo intervento, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha sottolineato la rilevanza di questa iniziativa:

«Questi scritti ci mostrano che la strada che abbiamo percorso su queste vicende è ancora in salita. Se la cronaca ci restituisce i dati allarmanti che conosciamo, significa che si è fatto troppo poco, dal punto di vista sociale, educativo, legislativo. La violenza di genere non solo ha radici storiche profonde, ma continua a manifestarsi anche nei giorni nostri.»

Il sindaco ha ribadito la necessità di combattere ogni forma di violenza e discriminazione, evidenziando l’impegno delle istituzioni locali nel promuovere una “cultura del rispetto, della parità e della dignità per le donne”:

«Questa mostra, e gli eventi che si susseguiranno, non devono essere solo un momento di memoria storica, ma anche un potente monito per il futuro, affinché la violenza di genere sia finalmente debellata.»

La Consigliera di Parità Paola Carbone ha invece spiegato l’origine del progetto:

«L’idea nasce dallo spunto che l’Archivio di Stato ha offerto alla città, che ho condiviso come Ufficio di Consigliera di Parità, col Comune e la Città Metropolitana. La storia non cambia: leggiamo di storie di violenza molto antiche, dalla fine dell’Ottocento, e non sono così lontane dai casi che si verificano oggi. Non è tempo per abbandonare l’impegno culturale contro la violenza, passano gli anni ma abbiamo ancora bisogno di smuovere le coscienze e creare una cultura della non violenza.»


L’importanza della documentazione storica

La direttrice dell’Archivio di Stato, Angela Puleio, ha spiegato il valore della mostra e della documentazione esposta:

«Abbiamo voluto raccontare in modo discorsivo i documenti tratti dai fondi “processi penali” e “Corte d’Assise”, presenti in Archivio. La violenza, pur col progresso, si perpetua nei secoli e ancora oggi assistiamo ad atti di questo genere. La storia ci può aiutare a prendere consapevolezza della società in cui viviamo per avviare una rivoluzione culturale e cambiare l’approccio e il modo di vivere.»


L’inaugurazione della mostra ha visto la partecipazione, oltre al sindaco Falcomatà e alla Consigliera Paola Carbone, anche dell’assessore comunale alle Pari Opportunità Anna Briante. L’esposizione rappresenta non solo un momento di riflessione storica, ma anche uno strumento educativo per stimolare un cambiamento culturale necessario nella società di oggi.

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 24 novembre, con ingresso gratuito.