Il MArRC ospita ‘Cyprea: la rete di Afrodite’, tra arte contemporanea e archeologia – FOTO

Miti e cultura mediterranea si fondono nella mostra "Cyprea", un viaggio espositivo che celebra la bellezza e il legame tra Italia e Cipro

CYPREA

È ufficialmente aperta al pubblico la mostra “Cyprea: La rete di Afrodite”, un progetto espositivo che intreccia arte contemporanea e archeologia, esaltando il legame culturale tra Italia e Cipro attraverso la figura di Afrodite.

L’esposizione, visitabile fino al 27 aprile 2025 presso la Piazza Paolo Orsi del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria (MArRC), ha già riscosso grande successo nelle precedenti tappe, tra cui il Museo del Foro Romano al Parco Archeologico del Colosseo (26 settembre 2024 – 16 gennaio 2025).

Un progetto internazionale tra Italia e Cipro

Sostenuta dal Ministero della Cultura (MIC), l’Ambasciata di Cipro a Roma, il Parco Archeologico Naxos/Taormina, Naxos Legge, il Ministero della Cultura di Cipro, La Rotta dei Fenici – Consiglio Europeo e Leucò Art Gallery, la mostra ha attraversato alcune delle città simbolo del Mediterraneo, come Naxos/Taormina, Pafos e Nicosia, rafforzando il dialogo culturale tra le due sponde del mare nostrum.

La curatela è affidata a Giorgio Calcara, con la Direzione Artistica di Stefania Pennacchio, e presenta opere di otto artisti di spicco: Stefania Pennacchio, Nicola Verlato, Rosa Mundi, Gabriels per l’Italia, e Vassilis Vassiliades, Panikos Tembriotis, Eleni Kindini, Lefteris Tapas per Cipro.

La bellezza etica ed estetica nella figura di Afrodite

Il percorso espositivo esplora il concetto di kalokagathia, l’ideale di bellezza che unisce etica ed estetica, un valore senza tempo che ha attraversato generazioni e culture. La mostra si propone come un ponte tra passato e presente, esaltando il ruolo della femminilità, della creazione e dell’arte.

“Il progetto ‘Cyprea: La rete di Afrodite’ rappresenta una straordinaria opportunità per rafforzare i legami culturali tra Italia e Cipro, creando un ponte tra l’antichità e il presente”, afferma Fabrizio Sudano, Direttore del MArRC.

L’esposizione prende il nome dalla Cyprea, conchiglia simbolicamente legata alla vita, alla fertilità e alla protezione, rievocando la nascita di Afrodite dalle acque spumeggianti di Cipro (Anadiomene).

“La Cyprea accoglie, protegge e accresce la vita, rappresentando la donna come madre e creatrice, dispensatrice di futuro”, spiega il curatore Giorgio Calcara.

Ora, con la tappa al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il viaggio espositivo prosegue, offrendo al pubblico una nuova prospettiva sulla bellezza senza tempo di Afrodite e sulla sua eredità culturale nel Mediterraneo.