A Reggio le bellezze magnogreche di ‘Rara Avis’ nella mostra di Antonio Affidato – FOTO
Soddisfazione dal sindaco Brunetti e dall'Ass. Calabrò: "Opere straordinarie che arricchiscono il patrimonio artistico della città"
10 Luglio 2022 - 15:34 | comunicato
Una splendida cornice di pubblico ha accolto alla Pinacoteca Civica di Reggio Calabria l’evento “Rara Avis“; la mostra di Antonio Affidato espone sei opere fortemente collegate, in uno stile e gusto squisitamente “magno greco”, ai Bronzi custoditi dal Museo Archeologico di Reggio Calabria. Un’abile alchimia di scultura ed oreficeria che reinterpreta personaggi come Gea, Medusa, Pitagora, Serse, Alcmeone e Phayllos, restituendone una interessante rappresentazione psicologica oltre che figurativa.
‘Rara Avis’, le bellezze magnogreche nella mostra di Antonio Affidato
Il giovane artigiano-artista spiega che ha partorito le opere con lo stesso approccio che si usa nella gioielleria ma trasponendolo su grande scala, tanto da farle divenire vere e proprie sculture. Tecniche che, ricorda anche lo studioso Castrizio, vennero usate anche per la realizzazione dei Bronzi, che videro il coinvolgimento di un orafo per la realizzazione degli occhi, delle labbra ed altri particolari.
La mostra, curata da Emanuele Bertucci, resterà visitabile in Pinacoteca fino al prossimo 9 settembre. Un’attività promossa dal Comune e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria e dalla Michele Affidato orafo, con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e del Leo Club distretto 108ya, che si inserisce all’interno delle attività promosse per il festeggiamento del 50º anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace. A rappresentare l’Amministrazione comunale nell’occasione, annunciata già la scorsa settimana nel corso di una conferenza stampa alla presenza dello stesso orafo Affidato, il sindaco ff Paolo Brunetti insieme all’Assessora alla Cultura Irene Calabrò.
Calabrò: “Un onore per la città”
“Un progetto che ci ha immediatamente entusiasmato – ha commentato Irene Calabrò a margine dell’inaugurazione della mostra – è un onore per la nostra città poter accogliere queste fantastiche produzioni artistiche nell’ambito della programmazione per il cinquantesimo anniversario dal ritrovamento dei Bronzi. Il tema della Magna greca e delle radici ci ha convinto subito come anche la passione di questo giovane artista, degno erede di una tradizione importante, tornato nella sua terra per proseguire l’attività artistica avviata dal padre. Certamente Antonio Affidato ha alle spalle una prestigiosa tradizione orafa, che però si arricchisce di una forte connotazione personale data dalla ricerca e dallo studio che hanno preceduto e segnato la realizzazione di queste splendide opere”.
Brunetti: “Valore aggiunto al nostro patrimonio”
Grande soddisfazione per il successo dell’iniziativa espressa anche dal sindaco f. f. Paolo Brunetti che ha ringraziato i promotori dell’iniziativa abbracciata dal Comune.
“Queste sei splendide opere nello scenario della nostra Pinacoteca civica, costituiscono un valore aggiunto del nostro ricco patrimonio culturale. Si tratta di un’altra significativo evento con cui abbiamo avviato il nostro programma per il 50esimo dei Bronzi di Riace. Come abbiamo avuto modo di ribadire siamo convinti che i Bronzi siano un patrimonio dell’umanità, ed in questo senso crediamo sia importante dare il giusto e necessario valore a scelte artistiche che arricchiscono di bellezza il patrimonio culturale cittadino e le celebrazioni dei due guerrieri. Il fatto che Antonio Affidato abbia voluto la Pinacoteca come vetrina per queste sei preziose opere ci onora ed oggi abbiamo la dimostrazione che è stata intuizione giusta per la presenza straordinaria di pubblico. Quando è venuto in Comune a proporre questa mostra la cosa ci entusiasmò subito perché Affidato è uno di quegli esempi di giovani che hanno sviluppato i loro percorsi di studio e formazione arricchendoli anche fuori regione ma riportandone i frutti nella propria terra valorizzando dunque non solo la propria arte ed il proprio sapere ma anche le proprie radici. Proprio questo è il messaggio culturale e sociale, oltre che artistico, che ci ha fortemente convinti ed oggi ha consentito alla nostra comunità di inaugurare un’iniziativa di assoluto spessore”.