Montalbano, il fenomeno letterario italiano nato dalla penna di Andrea Camilleri

L'attore Luca Zingaretti in una foto di scena della nuova serie tv 'Il commissario Montalbano'. Il personaggio nato dalla penna di Andrea Camilleri ritorna su Rai1 con quattro nuovi episodi che andranno in onda a partire da lunedi' 14 marzo per la regia di Alberto Sironi. ANSA / FABRIZIO DI GIULIO - UFFICIO STAMPA +++HO - NO SALES - EDITORIAL USE ONLY++++


di Eva Curatola “Alla base di ogni scrittura c’è un paziente, scrupoloso, estenuante lavoro di rifinitura, di correzione, di messa a fuoco, di puntualizzazione, di calibratura che costituisce la qualità e la forza del buon artigiano.”

Sono queste le parole del famoso scrittore, sceneggiatore e regista siciliano: Andrea Camilleri; e sono anche probabilmente le parole più adatte per descrivere il capolavoro che gli ha dato la fama: il Commissario Montalbano.

La saga, che va avanti da più di 20 anni (il primo libro è stato pubblicato infatti nel 1994), e che ha conquistato ormai da tempo l’interesse del pubblico italiano, nasce da una sfida che l’autore ha fatto con se stesso: “Ma tu sei capace di scrivere un romanzo dalla A alla Z? come Dio comanda”

Salvo Montalbano è un commissario di polizia che opera a Vigàta, cittadina immaginaria della splendida Sicilia. Il protagonista dei romanzi polizieschi di Camilleri e delle serie televisive tratte proprio dai libri è un amante della buona cucina e dei bei libri, ha un intuito come pochi e un modo inusuale di districarsi tra le inchieste.
La sua vita si svolge tra casi da risolvere, preferibilmente da solo, con a fianco però colleghi dal forte spirito di squadra e una vita sentimentale fatta di alti e bassi.
Potremmo definire Moltabano una specie di Holmes contemporaneo, solitario e brillante, a volte incompreso ma amato da coloro che hanno imparato a conoscerlo.

Il personaggio nato dalla penna di Camilleri, oltre ad aver rivoluzionato la concezione di “giallo“, è diventato col tempo un vero e proprio compagno di viaggio per gli amanti del genere (lo dimostra il fatto che dopo tutti questi anni sia lettori che spettatori non vedono l’ora di divorare sempre nuove avventure).

Peculiare non è solo la storia che ruota attorno al Commissario più famoso d’Italia, ma soprattutto la scrittura adottata dall’autore, che spesso e volentieri usa il dialetto siciliano, spiegando anche il motivo di questa scelta: “l’unica mia voce possibile sarebbe stata quella che io parlavo in famiglia, sia pure con le differenze che ci sono tra il parlare e lo scrivere. Il tessuto base era quello del parlato familiare, un intreccio di dialetto e lingua italiana.”

Si tratta dunque di un fenomeno letterario che per la prima volta oscura quella linea di confine che da sempre esiste fra Nord e Sud, perchè per quanto Montalbano sia in tutto e per tutto lo specchio della società meridionale, viene comunque apprezzato in tutta la Penisola.

“Accominzamo, con nova promissa, sta gran sulenni pigliata pi fissa!” frase che il commissario usava ripetere di primo mattino quando si susiva dal letto.

Fanno parte della serie:
La forma dell’acqua (1994); Il cane di terracotta (1996); Il ladro di merendine (1996); La voce del violino (1997); La gita a Tindari (2000); L’odore della notte (2001); La paura di Montalbano (2002); Il giro di boa (2003); La pazienza del ragno (2004); La luna di carta (2005); La vampa d’agosto (2006); Le ali della sfinge (2006); La pista di sabbia (2007); Il campo del vasaio (2008); L’età del dubbio (2008); La danza del gabbiano (2009); La caccia al tesoro (2010); Il sorriso di Angelica (2010); Il gioco degli specchi (2010); Una lama di luce (2012); Una voce di notte (2012); Un covo di vipere (2013); La piramide di fango (2014); La giostra degli scambi (2015); Riccardino (inedito).