Misure economiche ‘Fase 2’, Conte rassicura: ‘Non lasceremo soli gli operatori turistici’
Il presidente del Consiglio assicura: più soldi a imprese, autonomi e fasce deboli. Rinnovo del bonus da 600 euro con un click
26 Aprile 2020 - 22:10 | Redazione
“Il paese non riparte se non punteremo sulle imprese. La nostra ripresa parte da un sostegno poderoso all’attività di impresa, perché il nostro obiettivo non è avere più sussidiati, ma più occupati. Ci saranno quindi finanziamenti, anche a fondo perduto alle imprese con meno di dieci dipendenti, parliamo di oltre un milione di imprese. Un sostegno diretto alle imprese con contributi vari per affitti commerciali e tagli al costo delle bollette. Poi non dimentichiamo anche settori particolarmente colpiti, penso al turismo. Stiamo parlando di un settore che non riuscirà certo a recuperare e rimediare ai danni che sta subendo. Non lasceremo gli operatori da soli. È un settore che produce tra il 13 e il 15% del Pil se consideriamo tutto l’indotto e sicuramente avrà bisogno di una robusta in iniezione di fiducia e di sostegno economico da parte del Governo”.
Così, in sintesi, il presidente del Consiglio ha illustrato il piano di misure economiche a cui si sta lavorando per la ripresa definitiva del Paese. I prossimi giorni – ha assicurato Conte – ci saranno momenti intensi per poter intervenire.
“Innanzitutto abbiamo, col nuovo decreto, quello da 55 miliardi, più fondi per autonomi, aiuti concreti a fasce e categorie sociali più fragili, penso alle colf, badanti che erano rimaste fuori. E chi ha avuto già il bonus da 600 euro stiamo sperimentando la possibilità di rinnovarglielo automaticamente. Basterà un semplice click e quindi potremo recuperare anche i ritardi”.
Poi, Conte ha fatto il punto della situazione, scusandosi per i ritardi accumulati:
“Alcuni di voi sono ancora insoddisfatti, ne siamo consapevoli. Però vorrei dire che lo sforzo sin qui è stato straordinario. Tra gennaio e marzo l’Inps ha accolto 109 mila domande in più di reddito di cittadinanza e pensioni di cittadinanza. Sono arrivate solo per il bonus baby sitting 78 mila domande; 237 mila congedi richiesti. Abbiamo già liquidato quasi 3 milioni e mezzo di bonus da 600 euro per autonomi, professionisti, cococo, agricoli e lavoratori dello spettacolo. Alcuni attendono ancora, ci sono dei ritardi, e di questi personalmente mi scuso”.
A proposito dei rallentamenti registranti anche per le domande di Cassa integrazione, Conte rivolge anche un appello alle Regioni:
“Ma vorrei anche ricordare che stiamo parlando di 11 milioni di domande, compresa la Cassa integrazione. È una situazione senza precedenti. Pensate che questa mole di domande veniva trattata mediamente dall’Inps in 5 anni. È stata trattata e in buona parte già evasa in un solo mese. Ci sono ritardi anche per la cassa integrazione in deroga. Però qui vorrei anche sottolineare che è necessario il contributo delle Regioni. Alcune regioni devono affrettarsi a far pervenire i flussi e quindi adottare i relativi decreti, alcuni lo hanno fatto, ma solo parzialmente. Attendiamo di completare il patrimonio informativo che permetterà un attimo dopo all’Inps di erogare quanto dovuto