Missiroli: ‘La Reggina mi ha lanciato nel calcio vero. Cesena scelta oculata’

"Per la prima volta sono il più vecchio della squadra. Spero di essere un esempio positivo per i giovani"

FANANO-FLOS FRUGI


Simone Missiroli ha concluso la sua avventura con la Spal e prosegue il percorso calcistico sempre in Emilia Romagna. Vive a Modena con la famiglia e tra le tante proposte ricevute, ha accettato quella del Cesena. E’ lui stesso in conferenza stampa a spiegarne le motivazioni, dichiarazioni riprese da tuttocesena.it:

“Vivo a Modena non a Ferrara”

Sì, c’è stato un primo contatto negli ultimi giorni di mercato. Io ho fatto delle valutazioni unicamente sotto l’aspetto personale, non volevo destabilizzare la mia famiglia facendo le cose di fretta, viviamo a Modena (e non a Ferrara come troppo precipitosamente scritto dai soliti male informati in agosto) da 10 anni. Ho detto al direttore che mi faceva piacere l’interesse del Cesena ma volevo fare le cose con calma. Così è successo, poi infatti ci siamo risentiti e abbiamo concluso l’operazione”.

“Furia”, Simone parla del papà ex Reggina

“Mio padre era di Ravenna, venivamo continuamente qui dai miei nonni e dai miei cugini d’estate, frequentavamo la zona. Lui poi ha giocato sempre al sud e ha sposato mia mamma a Reggio Calabria. Qui a Cesena si respira un pò di aria di casa, anche questa esperienza mi servirà a migliorare nella mia carriera. La Reggina per me è stata il trampolino di lancio verso il calcio vero, Sassuolo la tappa che mi ha fatto maturare di più, e alla Spal è stata una continuità di questo percorso”.

I diverso ruoli in carriera

Da ragazzo sono partito da seconda punta e poi mi sono completato da mezzala. Ho fatto anche il mediano, che all’inizio la consideravo come una cosa impensabile. Invece poi l’ho fatto spesso e mi sono completato totalmente. Ora vediamo, per me il ruolo a centrocampo è indifferente. Per la prima volta sono il più vecchio della squadra. Spero di essere un esempio positivo per i giovani, per fargli crescere. Dovrò dimostrare di essere un leader, ci sono molti giocatori importanti nel gruppo”.